La protesta dei forconi si arrampica fino a Borca

Presidio entro la prossima settimana nel parcheggio dell’hotel Antelao. Margherita Gava: «Non bloccheremo le auto, faremo solo volantinaggio»

BORCA DI CADORE. Duri come rocce. La protesta del Movimento 9 dicembre contro governo, fisco ed euro sta per arrampicarsi fino a Borca di Cadore. Un presidio sarà allestito entro la prossima settimana all’inizio del parcheggio dell’hotel Antelao e l’attivista di riferimento è Margherita Gava. I Forconi, che prima di Natale avevano lasciato alla rotatoria di Busche con un’esibizione di tricicli acrobatici, adesso raddoppiano in Valle del Boite; alcuni chilometri più a nord del presidio ormai storico di Longarone, spiazzo accanto al negozio Fercas. Ðove, oltre al 25 dicembre, hanno festeggiato anche Capodanno, con tanto di veglione gastronomico, enologico e musicale.

L’intenzione dei cadorini è di rimanere nei confini della legalità e d’informare chi transita lungo la statale 51 di Alemagna: «Ci siamo già rivolti alla Questura e dovremmo inaugurare il presidio tra qualche giorno», spiega Gava, «il luogo è già stato individuato e l’intento è soprattutto quello d’informare anche gli abitanti della nostra valle sui contenuti di una protesta che riteniamo legittima. Sono in contatto anche con Sisto Giustina, che fin dal primo giorno è il responsabile del presidio longaronese; e sarà proprio lui a fornirci tutto il materiale informativo».

Presto per dire in quanti si troveranno ai bordi della strada, parecchio trafficata, che da una parte porta a Cortina e dall’altra scende verso Tai di Cadore: «Il malcontento è molto diffuso anche da queste parti, sia tra gli imprenditori e sia tra coloro che, a causa della crisi economica, sono rimasti senza lavoro . Ma non sono ancora in grado di dire in quante persone ci ritroveremo: qualche garanzia c’è già stata, ma sempre meglio aspettare e contarsi. Più siamo e maggiore sarà la risonanza della nostra protesta. E magari anche il risultato, che ci aspettiamo».

Mentre in giro per il Veneto stanno proseguendo le riunioni, anche per decidere come andare avanti con la manifestazione, a Borca pensano di «non bloccare il traffico, nemmeno per pochi minuti alla volta, come è successo a Longarone. Il nostro intendimento non è quello di provocare dei disagi. Piuttosto ci sarà un volantinaggio, che servirà a diffondere il più possibile, tra gli automobilisti e i pedoni, i motivi di questa iniziativa. La Questura di Belluno ci ha chiesto espressamente di non fermare il traffico, fra l’altro in un periodo dell’anno, nel quale il turismo invernale è molto presente, non soltanto nella nostra valle, ma anche a Cortina d’Ampezzo. Qualche giorno ancora e saremo sulla strada a distribuire questi documenti e spiegare le ragioni per cui siamo lì».

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