«La proposta Ascom mi lascia sconcertato»
SAN VITO. «Io sono favorevole alla circonvallazione proposta da Anas per San Vito». Così si esprime Tarcisio Fiori, titolare del Meublè e pasticceria Fiori che si torva in centro, a San Vito, e presidente del consorzio turistico Cadore Dolomiti.
«La discussione in merito al progetto di circonvallazione è appena cominciata», premette Fiori, «ma per ora hanno preso la parola solo i contrari. Anche l'Ascom, di cui faccio parte come socio, ha visto la maggioranza dei partecipanti all'incontro dell’altra sera pronunciarsi in maniera avversa alla costruzione della circonvallazione. E’ dunque passato il messaggio che i commercianti sarebbero contrari come categoria; andrebbe invece detto», aggiunge Fiori, «che ad essere contrari sono solo alcuni commercianti quando indossano però i panni di privati cittadini; e, per la precisione, i contrari sono quelli che vedranno la nuova strada passare vicino alle proprie abitazioni. Il no alla circonvallazione, per dirla in due parole, è dato quindi esclusivamente dagli interessi dei privati e non certo da quelli della categoria. Nel dire no alla circonvallazione non si fa dunque un’analisi obiettiva della situazione commerciale e turistica del paese, che avrà un giovamento dal momento in cui si toglierà il traffico pesante e di passaggio dal centro; si pensa piuttosto ad altro, magari alla visuale che si avrà da casa propria».
Fiori con il traffico automobilistico, tante volte obiettivamente opprimente, convive da sempre. La sua attività si affaccia proprio sull’Alemagna, e sono numerosi i turisti che pernottano nel suo meublè che si lamentano del rumore delle auto in transito e dello smog che in stagione sono costanti e insopportabili.
«La proposta presentata da alcuni dell'Ascom», sottolinea Fiori, «mi lascia davvero sconcertato. Come si può prevedere che il traffico continui a passare e ad intasare il centro? E prevedere uno sparti traffico, una sorta di orribile new jersey nel mezzo della carreggiata? E togliere i parcheggi lungo la strada non credo sia una soluzione. Non si fermerebbe più nessuno qui da noi e continuerebbero a non fermarsi i camionisti che transitano per San Vito diretti altrove. A mio modo di vedere l'interesse di noi imprenditori turistici dovrebbe essere quello di valorizzare il centro, il parco giochi, le aree pedonali e ciclabili. Dovremmo creare momenti di intrattenimento e attrattività al paese per aumentare il turismo e l'economia commerciale ad esso legata. La circonvallazione toglierà il traffico dal paese e San Vito potrà rinascere. Certo, ci vorrà l'impegno anche dei commerciati per far sì che il paese diventi un punto di riferimento per i turisti. Oggi i vacanzieri ce lo dicono chiaramente che in centro a San Vito non si fermano perché scappano dalle città piene di smog e non ne vogliono respirare in vacanza».
Il piano dell’Anas, a parere di Fiori, potrà essere migliorato, ma è chiaro che la strada da qualche parte dovrà passare. «Però è assurdo, è un suicido pensare di perdere oltre 18 milioni di investimenti che garantiranno di togliere il traffico dal centro del paese, che arrivano unicamente in vista dei Mondiali di Cortina. Perso questo treno, non ne passerà un altro. Non volere la circonvallazione significa tenersi il traffico e lo smog in centro ed essere destinati alla vera morte economica».
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