Al via il ripristino degli alberi al parco della Rimembranza

Abbattimento per le piante sopravvissute a Vaia: troppo pesanti i danni subiti Alpini della sezione Ana pronti ad avviare la messa a dimora di 92 ippocastani 
Raffaele Scottini

/ feltre

Ormai si aspetta solo che vada via la neve e che il terreno non sia più ghiacciato per dare il via all’atteso intervento di ripristino del patrimonio arboreo del parco della Rimembranza da parte degli alpini.

Probabilmente andranno tagliate le piante rimaste in piedi dopo la tempesta Vaia, perché dall’analisi del Tesaf (dipartimento territorio e sistemi agroforestali) dell’università di Padova è emerso che sono state danneggiate pesantemente e quindi vanno rimosse.

Una volta estirpate le ceppaie e preparato il terreno, verranno posizionati i nuovi alberi, che saranno della varietà rossa dell’ippocastano (“Aesculus hippocastanum”). Definito il reperimento della specie arborea dettata dalla Soprintendenza (che rientra tra quelle codificate dalla legge istitutiva dei parchi della rimembranza), ne saranno piantati 92 esemplari (già abbastanza grandi in termini di altezza). Verrà ripristinato il doppio filare, mantenendo quindi l’impianto originale come richiesto anche dalla stessa Soprintendenza.

«La speranza è di completare la messa a dimora delle nuove piante al massimo per la fine di aprile», dice il presidente della sezione Ana Feltre Stefano Mariech, che indica i tempi. «Sostanzialmente le fasi di lavorazioni saranno: rimozione delle piante e delle ceppaie, predisposizione delle buche per l’impianto e messa a dimora. Non si vuole andare oltre una certa data perché quando comincia a diventare più caldo magari ci sono problemi di siccità e il rischio è che si brucino le piante». È un intervento a cui gli alpini tengono molto, proprio per la valenza storica dell’area verde.

Una volta, come idea di base, ogni pianta rappresentava un caduto e le penne nere si occuperanno proprio della piantumazione degli alberi, grazie a un contributo di 30 mila euro da parte della sede centrale di Milano dell’Ana, che si aggiunge ai circa 15 mila euro raccolti dalla sezione locale.

«Abbiamo dato l’incarico a un dottore forestale, che sta seguendo la parte tecnica, in contatto con la dirigente del settore Gestione del territorio del Comune», spiega Mariech. «C’è un lavoro abbastanza complesso da portare avanti, per cui abbiamo deciso di affidarci a un esperto».

Dal punto di vista burocratico con il Comune, il presidente dell’Ana sta aspettando che venga formalizzata la convenzione che definisce la collaborazione tra le parti, dando l’autorizzazione per andare ad effettuare questo tipo di lavoro. «La stanno predisponendo», precisa Stefano Mariech.

Il parco della Rimembranza aspetta l’intervento di riqualificazione dopo i danni subiti dalla tempesta Vaia più di tre anni fa. Gli alpini si occuperanno della parte verde, mentre il Comune ha studiato un progetto di ridefinizione di tutta l’area, che prevede la sistemazione di percorsi e pavimentazione, dell’illuminazione, dell’arredo e della recinzione perimetrale, a cui si aggiunge la ricerca storica con un piano di recupero e valorizzazione della memoria. —

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