Sisley, tre partite per confermare un quarto posto che varrebbe oro

BELLUNO. Nemmeno il tempo di godersi la settima vittoria consecutiva; nemmeno il tempo di gustarsi un quarto posto a +6 sul gruppo degli inseguitori; nemmeno il tempo di rifiatare, che il campionato incombe con la più sentimentale delle sfide.
6 punti in 4 giorni sono il bottino raccolto dalla Sisley nei match contro Cuneo e Modena; altri 3 quelli che la truppa di Roberto Piazza ha nel mirino, posto pericoloso da abitare anche per una Copra Elior Piacenza reduce, al pari di Belluno, da 7 successi di fila, e che domenica alle 18 varcherà i cancelli della Spes Arena.
Che non è il Palaverde; che non è il teatro in cui Samuele Papi ha recitato per anni la parte del capitano di mille battaglie, finendo spesso con l'alzare trofei prestigiosi. “Samu” contro il proprio, fantastico passato; “Samu” contro la Sisley; Piacenza contro Belluno.
Kohut in cima. Ma prima dell'amarcord ci sono i record; quelli fatti segnare dalla Sisley in un mercoledì di inizio marzo: 22 i muri messi a segno, divisi tra i 2 di Fei e Suxho, i 3 di Ogurcak ed i 5 di Horstink (che mai, quest'anno, aveva timbrato più di 3 murate), De Togni e Kohut. E proprio il centrale slovacco ha coronato al Pala Casa Modena la propria rincorsa a Luca Tencati nella classifica di ”best blocker” della serie A1 Sustenium: mentre il collega piacentino chiudeva con 1 muro la sfida con Ravenna, “Emo” frustrava con un pokerissimo i rilanci modenesi, agganciando a quota 60 l'ex Sisley Treviso nella speciale classifica dei muratori, laddove anche “Tonno” abita nei quartieri alti, quinto con 53.
Sempre in rimonta. Eppure il viaggio in Emilia, così come la sfida di domenica contro Cuneo, era iniziato male, col 14% positivo di ricezione di Horstink e l'altrettanto di Fei in attacco del primo parziale; percentuali migliorate sì nelle successive frazioni, ma che non sarebbero valse la vittoria se non supportate dal lavoro del sistema muro-difesa, ancora una volta alimentato dalle difese di un Ogurcak a tratti esaltante. Esaltante, come il gran sostegno che i fans giunti dal Veneto hanno regalato a Fei e compagni. Anche a loro sono dirette le parole di coach Piazza: «Un ringraziamento ai nostri tifosi che ci hanno seguito fin qui: grazie di cuore».
Piazza: concreti quando serviva. Esordisce così il tecnico orogranata a fine match, spostandosi poi sull'analisi della gara: «Non credo che il match di mercoledì sia stato lo spartiacque per il quarto posto finale. Ritengo che noi avremo impegni molto complicati nei prossimi turni: Piacenza, che è in un buon momento, e poi Trento e Macerata che come squadre non hanno bisogno di presentazioni. Nel primo set abbiamo iniziato a giocare quando avevamo l’acqua alla gola; siamo andati in difficoltà con la battuta di Martino, poi però ho visto che la squadra ha cominciato a reagire. Abbiamo avuto la palla del -2, ma poi Modena ci ha staccati con le battute di Bellei. Nel secondo set abbiamo iniziato a giocare da subito. La differenza a Modena l’ha fatta il muro-difesa e un po’ di pazienza nel gestire le situazioni complicate da parte nostra. I numeri dicono che i gialloblù hanno attaccato e ricevuto meglio di noi; però bisogna vedere dal punto 17, 18, 20 in poi, quando cioè le palle scottano, chi riesce a chiudere: al PalaPanini siamo stati più bravi noi da questo punto di vista».
Fei oltre i 7500. Se il capitano della Sisley ha griffato 12 punti toccando quota 7503 (ma con un 31% offensivo), l'mvp del 102esimo derby d'Italia è stato Giorgio De Togni, finalmente di nuovo devastante nei primi tempi: 7 su 10, per un 70% che non si vedeva da tempo. Roba da intenditori della pallavolo. Quel tempo che ora non c'è per godersi tutto questo: Piacenza è alle porte, batterla significherebbe imbottire il cuscino abbastanza per attutire eventuali possibili, non probabili, cadute contro Trento e Macerata.
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