Sette medaglie per il Tsks al Grand prix di Lombardia A Calalzo un corso nazionale
GERENZANO (Varese)
Incetta di medaglie al Grand Prix di Lombardia. Il Tsks ne conquista quattro nella specialità del kata (forma) e tre nella specialità del kumite (combattimento).
Nel kata, l’oro è stato vinto da Giacomo De Cesero nella categoria Cadetti, mentre Gaia Marin ha ottenuto un argento tra le Juniores. Medaglia di bronzo, infine, per Emiliano Pais Becher e Dragana Brocilovic, rispettivamente con Esordienti e Seniores. Nel kumite, argento di Sinisa Brocilovic (Seniores) e Matteo Perino (Juniores) e bronzo per Giulia Da Pra (Seniores).
«Si tratta di risultati importanti», ha commentato con soddisfazione il maestro Roberto Bacchilega al termine delle gare, «frutto degli intensi allenamenti. E domenica andremo a gareggiare in Croazia cercando ulteriori conferme ai nostri progressi».
Nel frattempo, proprio alla palestra Iefeso di Calalzo è cominciato il primo corso Nazionale Aics per tecnici sportivi “Lo sport nella disabilità come strumento d’inclusione” .
Venti i tecnici partecipanti, appartenenti a varie discipline tra le quali danza, basket, karate, pattinaggio, nuoto e sci, che si sono iscritti con l’obiettivo di ottenere il prezioso riconoscimento. Durante la prima giornata la lezione ha riguardato la disabilità in generale e la sindrome di Down, mentre l’indomani ci si è soffermati sui disturbi dello spettro autistico. Il corso avrà la durata di 40 ore tra teoria e pratica ed è stato organizzato alla Iefeso perché è risultata essere tra le associazioni che, da più tempo, opera con ragazzi diversamente abili affetti da molteplici patologie.
«Fa enormemente piacere essere stati scelti per sviluppare questo progetto che ritengo importantissimo per chi opera in questo settore. Inoltre, questa settimana sono venuti in Cadore appositamente per allenarsi due forti atleti della Macedonia per studiare e apprendere le tecniche di kata e kumite. La ragazza è sette volte campionessa nazionale, mentre il ragazzo due. Un altro motivo d’orgoglio per il nostro sodalizio». —
DAPO
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