Sci paralimpico, le finali di Coppa del mondo a Cortina e Sella Nevea

Presentato a Milano il grande evento di metà marzo, vero antipasto delle Paralimpiadi del 2026

Un momento della presentazione
Un momento della presentazione

Cortina d’Ampezzo ha iniziato il cammino di avvicinamento alle Paralimpiadi del 2026. Lo ha fatto a inizio febbraio, con una due giorni dedicata alla Coppa del mondo di snowboard cross e lo farà dal 14 al 17 marzo prossimi, con le finali della Coppa del mondo di sci alpino, discipline tecniche, vale a dire gigante e slalom.

Teatro di gara sarà la Olympia delle Tofane, la stessa pista che da trent’anni ospita la Coppa del mondo di sci alpino femminile e che nel 2021 ha ospitato la maggior parte delle gare dei Campionati del mondo.

L’organizzazione è affidata a Fondazione Cortina, la realtà che ha raccolto l’eredità dei Mondiali di sci alpino Cortina 2021 e i cui soci sono Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Cortina, Associazione Albergatori, Consorzio Cortina Skiworld e Sci club Cortina.

«Dopo aver ospitato gli allenamenti delle squadre italiana e austriaca di sci alpino a inizio anno, e le gare della Coppa del mondo di snowboard cross a inizio febbraio, ora ci apprestiamo a vivere altre intense giornate con lo sci alpino», spiega Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina. «Sono occasioni fondamentali per maturare la giusta esperienza nell’ambito degli sport paralimpici, dato che nel 2026 Cortina ospiterà gran parte del ricco programma delle Paralimpiadi. Si tratta di una sfida che ci sta coinvolgendo e ci coinvolgerà in maniera intensa e per la quale abbiamo stretto ampie collaborazioni sul territorio: dall’amministrazione comunale alla società impianti Ista, dall’associazione albergatori allo Snowboard Club Cortina. Fondamentale è anche la sinergia che si è creata con Bob Club Cortina, The game never ends, Cortina Energym e Assi Belluno, realtà che da tempo lavorano nel mondo della disabilità e nell’ambito dello sport paralimpico».

«Inclusione e accessibilità sempre più devono diventare parole del nostro quotidiano» dice ancora Longo. «Insieme a Fondazione Milano Cortina 2026, al Comitato paralimpico internazionale (IPC), alla Federazione internazionale dello Sci (FIS) e alla Federazione italiana sport invernali paralimpici (FISIP), stiamo approfondendo diverse tematiche e lavorando intensamente per farci trovare pronti sul versante sportivo ma anche negli ambiti dell’accoglienza e dei trasporti. Su questo, è fondamentale fare sistema e al contempo realizzare un salto di qualità dal punto di vista culturale».

«Sono davvero felice di poter gareggiare per la prima volta sulle piste di casa!», spiega René De Silvestro. «Sicuramente sarà una tappa fissa da qui alle Paralimpiadi, ma spero che lo rimarrà anche dopo. Ora io e il mio allenatore Luca Lacedelli ci stiamo preparando al meglio per arrivare pronti nel 2026. Ci tengo a ringraziare le Fiamme Oro, il Bob Club Cortina e la Onlus The Game Never Ends che rendono possibile tutto ciò».

L’EVENTO NEL DETTAGLIO

Saranno circa 300 i protagonisti/e (atleti, guide, tecnici e dirigenti) che a marzo arriveranno da tutto il mondo sulle montagne del Nordest d’Italia. Dal 7 al 12 marzo sarà Sella Nevea e la temibile pista del Monte Canin a ospitare le discipline veloci (organizzazione Asd Sport X All – Hans Erla- cher Team).

Programma di Sella Nevea:

- Martedì 7 e mercoledì 8 marzo Prove di Discesa Libera

- Giovedì 9 marzo Discesa Libera m/f

- Venerdì 10 marzo due Discesa Libera m/f

- Domenica 12 marzo Super G m/f

I partecipanti si trasferiranno poi a Cortina d’Ampezzo dove, dal 14 al 17 marzo, la celebra pista delle Tofane accoglierà le competizioni delle discipline tecniche (organizzazione Fondazione Cortina).

Programma di Cortina d’Ampezzo:

- Martedì 14 marzo Slalom Gigante m/f

- Mercoledì 15 marzo Slalom Gigante m/f

- Giovedì 16 marzo Slalom Speciale m/f

- Venerdì 17 marzo Slalom Speciale m/f

GLI ATTESI PROTAGONISTI

Ai cancelletti di partenza ci saranno tutti i migliori interpreti dello sci alpino paralimpico internazionale, ammirati ai recenti Campionati Mondiali di Espot, in Spagna. Dai gemelli austriaci di platino Johannes, Veronika e Barbara Aigner, nati insieme e tutti ipovedenti in un parto trigemino meno di 18 anni fa, ma già con chili di metallo pregiato nelle bacheche e candidati seriamente a portare a casa anche tanto cristallo da queste finali, al norvegese Jesper Pedersen (Sitting), alla slovacca Alexandra Rexova (Vision Impaired), tanto per fare solo qualche nome.

L’Italia si presenterà al gran completo, schierando tutta la squadra che a Espot, per la prima volta nella sua giovane storia, ha vinto il medagliere assoluto dei Mondiali con 5 ori, 5 argenti e 2 bronzi. In campo femminile saranno della partita, tra le Vision Impaired, Chiara Mazzel (reduce dal tris d’ori iridato) e Martina Vozza (tesserata proprio per l’Asd Sport X All – Hans Erlacher Team). Tra gli uomini, a guidare il clan azzurro, ci saranno il pluricampione paralimpico Giacomo Bertagnolli (categoria Vision Impaired) e Renè De Silvestro (categoria Sitting) affiancati da Federico Pelizzari e Davide Bendotti (entrambi al via tra gli Standing), pronti a recitare un ruolo da protagonisti.

LE PAROLE DI PAOLO TAVIAN DELLA FISIP

“Se le finali di Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico sono state assegnate a noi dalla FIS è perché in Italia abbiamo già maturato un’esperienza ormai ventennale nell’organizzazione di eventi internazionali di questo livello, soprattutto in Friuli Venezia Giulia e Piemonte. E dopo vent’anni per la prima volta è stata direttamente investita la FISIP per questa organizzazione: prima il Comitato Internazionale Paralimpico assegnava le competizioni direttamente ai comitati organizzatori locali tenendo fuori la Federazione. In prima battuta queste finali erano destinate a Sella Nevea e Kranjska Gora, ma abbiamo chiesto agli amici sloveni di fare un passo indietro per poter fare entrare in pista, è proprio il caso di dire, Cortina d’Ampezzo. C’è un perché. Cortina fra tre anni ospiterà le Paralimpiadi invernali e in questa prospettiva ha necessità di iniziare a lavorare sull’eliminazione delle barriere architettoniche, ma soprattutto mentali, per poter ricevere adeguatamente in futuro gli atleti paralimpici e anche i turisti disabili. Per fare ciò bisogna iniziare prima possibile e creare tante opportunità per dare agli organizzatori la possibilità di fare esperienza diretta sul campo”.

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