Limana, Pavan allenatore e diesse

LIMANA. Costruirà la squadra e l’allenerà. Roberto Pavan conferma le indiscrezioni secondo cui, oltre che direttore tecnico, rivestirà pure il ruolo di mister nel "nuovo" Limana.
I cambiamenti societari hanno rimescolato quasi tutte le carte nell’organigramma societario gialloblù, con il ruolo di presidente pronto ad essere preso da Ugo Broggiato.
Ma a Pavan spetterà il compito di ricostruire da zero la rosa della squadra chiamata ad affrontare la Prima Categoria. Non resterà nessuno o quasi dei giocatori che hanno concluso domenica la stagione, con la sconfitta a Cordignano, negli ottavi del titolo regionale.
Erano tutti legati alla vecchia dirigenza e a mister De Battista per cui prenderanno strade diverse, mentre bisognerà capire qualcosa in più sui pochi giocatori di proprietà che abbiamo in rosa.
Questa ulteriore difficoltà però non spaventa Pavan.
«Non vedo nessuna situazione complicata, perché c’è una società molto solida alle spalle, composta da persone serie e che hanno voglia di portare avanti un bel progetto. Non passa giorno in cui non ci incontriamo per definire idee, obiettivi e quant’altro. Occorrerà fare un grandissimo lavoro quello sì, ma ci sono le prospettive per ottenere buoni risultati. Faccio comunque i complimenti a chi ci ha preceduto, perché sono stati loro a vincere il campionato».
Rivoluzione. Non si può dire quindi che il Limana poggerà su basi solide, visto che queste basi verranno a mancare, per cui Pavan dovrà ripartire proprio dalle fondamenta.
«Sta a noi dimostrare di essere all’altezza della Prima. Vogliamo strutturare una squadra che possa contare su una decina di giocatori provenienti dal vivaio e poi altri dieci o undici di categoria. La nostra priorità è non avere studenti universitari, perché ripartire da zero e aggiungerci ragazzi che si possono allenare solo una delle tre volte a settimana previste non sarebbe facile».
Pochissimi come detto quelli che hanno appena vinto il campionato e che resteranno.
«Sarebbe stato forse un problema iniziare con giocatori che hanno dell’astio nei confronti dei nuovi dirigenti, per cui pazienza. Mi sarei tenuto ad occhio chiusi giocatori come Paganin, Dal Farra e De Toni, che conosco dai tempi del Belluno. Spero di poter avere ancora con noi il giovane Malosso. Per il resto conto magari su qualche prestito delle società più blasonate del territorio».
Allenare. Pavan forse avrebbe preferito occuparsi inizialmente solo degli aspetti legati al prendere giocatori e così, poi però ha accettato anche di allenare.
«Svolgerò questo doppio ruolo, al momento sto cercando un vice e un preparatore dei portieri. Sulla costruzione della squadra ci piacerebbe portare anche giocatori di categoria superiore, pur sapendo che in questo periodo molti aspettano sempre chiamate da campionati sopra la Prima. Ho avuto più di un contatto, e anzi spero a breve di poter annunciare qualcuno». (dapo)
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