La Lazio dilaga, Cissè segna e crea
Il Ripa Fenadora è più duro dell'Auronzo e va due volte vicino al gol

Foto di gruppo per la Lazio e l’Union Ripa Fenadora
AURONZO.
Cissè c'è. Parte dei tifosi della Lazio lo immagina in un privè con la signora Totti, la maggioranza preferisce annotare il suo primo gol in biancoceleste e l'assist per Klose. La seconda amichevole a bagnomaria con il Ripa Fenadora è finita con la metà dei palloni infilati all'Auronzo: 8-0 e c'è mancato poco che i neroverdi feltrini segnassero la rete della bandiera, con una punizione a due in area Morandelli - Herrera, che ha molto preoccupato Berardi. Una parata molto difficile per il dodicesimo di Marchetti e la grande disperazione per il «Mago».
Mille in tribuna.
Grande folla, sulla gradinata del Rodolfo Zandegiacomo». Una distesa di ombrelli e sotto parecchie felpe, perché caldo non fa. Il Ripa Fenadora consegna dei doni al mister laziale Edy Reja e al presidente Claudio Lotito, poi comincia a mordere qualsiasi pallone. La verginità della porta di De Carli dura sette minuti: discesa di Sculli sulla destra e palla sul vertice dell'area, dove Zarate segna con un diagonale rasoterra, sul palo interno e in gol. L'Union risponde con un tiro di Tormen controllato da Marchetti e molto vigore nei contrasti. Non ci sono e non potrebbero esserci entrate crudeli, ma si vede che stavolta la Lazio ha di fronte una squadra più forte e organizzata dell'Auronzo. Molta fase difensiva, naturalmente, con Andrighetti basso a sinistra, che spesso ha a che fare con Zarate e qualche ripartenza.
La Lazio arrotonda.
Verso la mezz'ora, altre due reti biancocelesti: ancora Sculli scende, stavolta a sinistra e innesca Rocchi, che con un tiro mancino infila De Carli; bella combinazione Sculli - Floccari - Sculli e conclusione imprendibile di sinistro. In ultima, botta tremenda dai venti metri di Matuzalem e 4-0. Dopo un riposo da cinque minuti, Reja tiene in campo la stessa squadra per un altro quarto d'ora, inserendo solo Konko al posto di Scaloni. Nell'ultima mezz'oretta, tutta un'altra Lazio.
Cori per Cissè.
Quando entra Djibril Cissè, piove un'applausone sul prato. L'enorme francese partecipa all'azione del quinto gol, quello di Hernanes con un pallonetto sull'uscita di Scariot e segnerà il settimo, scaricando un destro angolatissimo, alla fine di una prepotente progressione. Tra le due situazioni, il cross da destra di Konko, lo stop di petto e la roveciata di Mauri. Con il Ripa Fenadora rivoluzionato, anche l'ottavo gol: combinazione Ledesma - Mauri - Cisse e palla facile per Klose
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