«Il successo Dolomia è un lavoro di tre anni La serie C? Ora vediamo»

Il presidente Mariani: «Siamo amatori che si impegnano ma meritavamo di toglierci questa soddisfazione»
Il saluto a fine gara ai tifosi dei giocatori della Dolomia
Il saluto a fine gara ai tifosi dei giocatori della Dolomia
 
BELLUNO.
A volo d'Angelo. La Dolomia Belluno va più forte di un aereo supersonico. Vinto in anticipo il campionato di serie D di pallavolo. Adesso c'è il tempo, per decidere cosa fare, perché la C è molto più impegnativa, oltre che costosa. Dopo che i suoi avevano asfaltato il Castion, il presidente Angelo Mariani non ha potuto festeggiare a lungo con la squadra, per via dell'influenza, ma si rifarà senz'altro già sabato prossimo, nella palestra dell'Agorà: ha promesso ai suoi di portarli a mangiare il galletto, in un locale di Mestre e sarà solo la prima occasione, per far lavorare le mascelle e deliziare lo stomaco: «Sento questa promozione più mia, rispetto alle altre dei tempi del volley femminile - garantisce Mariani - lo considerò il frutto del grande lavoro che hanno fatto i ragazzi, sia nel corso della settimana che al sabato. Meritavano di togliersi questa grandissima soddisfazione e giustamente ce l'hanno fatta, nella serata in cui hanno messo sotto la seconda in classifica».  
Salto programmato.
In dirigenza, avevano progettato per tempo questo grande evento. Non è stato un caso e non c'era bisogno di avere chissà che aiuto dalla fortuna: «La nostra attività è cominciata tre anni e stiamo scalando le categorie con la forza della serietà. Non siamo in molti, però non ci manca niente e, oltre tutto, ci siamo sempre affidati ad allenatori molto capaci. Penso all'argentino Roberto Woelflin lo scorso anno. L'ex Top Team donne ha dato grande consapevolezza alla squadra e i risultati si sono visti immediatamente. La squadra ha cominciato ad avere tutte le sicurezze necessarie e a esprimersi ad alti livelli».  
Pavei e le stelle.
E quest'estate l'approdo in panchina di Alberto Pavei, che ha chiamato immediatamente il vecchio compagno di Silko e Olis Sedico, Domenico De Nard. A ruota, ecco alcuni elementi di categoria superiore: «Penso al palleggiatore Marco Savaris, che fino all'anno scorso era all'Alpifind e anche a Michele Dal Pontm, che ha cambiato ruolo, ma non è variato il suo rendimento. Ma tutti i ragazzi hanno reso al massimo, sotto la guida di Pavei e De Nard e meritano il mio applauso».  
Una sola sconfitta.
La Dolomia ha pesrso soltanto con il Miane, per di più al tie break. Ecco perché ha potuto festeggiare con un... leggero ritardo: «A parte quella volta, non abbiamo mai perso poù di un set a partita, almeno che io ricordi. E questa è un'altra bellissima testimonianza della forza di questo gruppo, che è cresciuto ulteriormente lungo il campionato. I ragazzi sono grandi amici e hanno vissuto questa promozione dal primo all'ultimo giorno».  
«Amatori impegnati».
La definizione è di Mariani e si adatta benissimo a Dalla Vedova, Fabris, Savaris, Marcon, Dal Pont, Donadel, Bernard, Ganz, Susanna, Reolon, Alessandro e Maurizio Da Rold e Marchi. Insomma, tutti: «Siamo davvero degli amatori, che si impegnano. E lo siamo a tal punto che entro la fine di giugno sapremo quello che bisognerà fare. Prenderemo una decisione sul nostro futuro, valutando tutti gli aspetti e prima ci sarà qualche immancabile festa. Mancano solo tre partite, ma non dobbiamo abbassare la tensione. Vorrei che i ragazzi mi dessero delle altre gioie».

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