Fra Bugno e Chiappucci c'era sempre il fenomenale Indurain

Gianni Bugno insegue Claudio Chiappucci
BELLUNO
. Gianni Bugno è stato uno dei campioni più completi degli ultimi trentanni, capace di competere sia nelle grandi gare a tappe, sia nelle prove di un giorno. Manca nel suo palmares il Tour de France, dove giunse secondo e terzo nel 92 e 93, ma sulla sua strada trovò il grande Miguel Indurain. Di una eleganza rara sulla bicicletta, un unico appunto forse può esser mosso al campione lombardo, ossia l'aver indugiato su «rapportoni» lunghi, che non sempre rispondevano alle necessità della corsa, spesso incendiata dagli attacchi del «Diablo», Claudio Chiappucci. La rivalità tra i due non è mai stata pari a quella tra Moser e Saronni, non fosse altro perché a Bugno mancava la verve polemica. Un buono dotato di una classe eccelsa. Per la verità, poi, spesso a metter d'accordo i due italiani ci pensava Indurain. Ciò accadde, in particolare, nel Tour 1991, quando nella tappa di Val Louron, Chiappucci scappò, Bugno stette a guardare e il solo Indurain si mise all'inseguimento del Diablo, raggiungendolo e gettando lì le basi per vincere la sua prima Grande Boucle. L'aver tentato di rivaleggiare con lo spagnolo sul suo terreno preferito, quello della corsa contro il tempo, è forse costato quel pizzico di brillantezza in montagna, che ha impedito a Bugno di riconquistare quanto meno un secondo Giro d'Italia. Nel palmares del monzese ci sono due campionati del mondo, quello del 91 a Stoccarda da favorito e quello del 92 a Benidorm, quando ricevette un grande aiuto dal mitico gregario di Chiappucci, Giancarlo Perini. Bugno, che è stato terzo nel mondiale giapponese del 90, ha anche vinto una Sanremo, sempre nel 90, il Fiandre nel 94, la Clasica de San Sebastian del 91. E' stato secondo al Lombardia e alla Gand Wevelgem dell'88, all'Amstel Gold Race del 93, alla Liegi Bastogne Liegi e al Campionato di Zurigo del 95. Nel 90 e nel 91 è stato leader della classifica mondiale dell'Uci. Nelle grandi corse a tappe Gianni Bugno ha vinto nove frazioni al Giro, due alla Vuelta e quattro al Tour, tra le quali nel 90 e nel 91 l'arrivo all'Alpe d'Huez. Bugno è stato campione italiano nel 91 e nel 95, ha vinto tre volte consecutive il Giro dell'Appennino e, in generale, tutte le classiche del calendario nazionale, tra queste il Friuli, il Lazio, il Giro dell'Emilia, del Piemonte, la Milano - Torino, l'Agostoni e la Tre Valli Varesine. (gi.pe.)
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