Caso Asiago, i vicentini si salveranno con una multa?

. Dovrebbe cavarsela solo con una multa l’Asiago, anche se il Cortina rimane alla finestra ed attende una presa di posizione ufficiale della federazione sul caso.
La scintilla che ha infiammato le qualificazioni alle semifinali dello scudetto italiano l’ha fatta scoppiare pochi giorni fa il Renon che con un articolo, poi cancellato, sul proprio sito aveva sottolineato come l’Asiago si è reso autore di una probabile irregolarità. Nella partita del 18 ottobre contro il Vipiteno, vinta ai rigori 5-4 dalla formazione vicentina, l’Asiago ha schierato cinque stranieri, due dei quali due dovevano però essere under 23. A referto questo non risulta. Una distrazione che sembrava poter costar caro alla formazione veneta, che perdendo quella partita a tavolino, avrebbe permesso al Cortina di qualificarsi alle final four.
Sembrava appunto, perché il regolamento a quanto pare in questi casi non prevede la sconfitta ma solo una multa.
«Come società stiamo cercando di chiarire cos’è successo», commenta a caldo il presidente dell’Hafro, Silvio Bernardi, «sembra che il regolamento dell’AHL, a cui si rifà poi quello della Serie A italiana, preveda in questi casi una multa che l’Asiago dovrà pagare o cha ha già pagato. La trovo un’ingiustizia. Una società in questo modo è invogliata ad “imbrogliare” se il vantaggio economico derivante dalla qualificazione è maggiore rispetto alla multa da pagare…Comunque noi stiamo al regolamento e aspettiamo che la federazione si pronunci ufficialmente sul caso».
Dopo il girone di qualificazione l’Asiago ha 23 punti all’attivo, il Cortina 22 ed il Vipiteno 21. Nell’ultimo scontro diretto il Cortina non è riuscito ad allungare sui diretti rivali, vincendo solo ai rigori 3-2, e così in caso di successo nel recupero di domenica contro il Fassa proprio il Vipiteno sorpasserà la formazione ampezzana escludendo gli scoiattoli dalle semifinali, a meno appunto di clamorose sorprese. Tornando all’hockey giocato il presidente Bernardi esprime soddisfazione per le prestazioni dei suoi ragazzi fino ad ora.
«Siamo contenti dell’andamento della stagione. I ragazzi stanno crescendo e con il nostro budget limitato non potevamo fare molto meglio».
Il rammarico è sempre il poco pubblico presente all’Olimpico nonostante gli sforzi della società.
«Sono molto deluso della partecipazione del paese e della zona alle nostre partite. Abbiamo bisogno di più sostenitori, di gente che venga allo stadio e ci aiuti anche economicamente. Sembra che ormai non freghi niente a nessuno, non c’è più campanilismo e sensibilità. Noi lo facciamo anche per il sociale, per i ragazzi, per lo sport, ma avendo questo riscontro è sempre più difficile andare avanti».
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