Wiggins «assaggia» le fatiche del Giro

MISURINA. «Meglio risparmiarsi fino a Misurina perché a fine Giro dopo tutte le salite che ci saranno quel giorno, arrivare in riserva sotto le Tre Cime significa rischiare di buttare tutto all’aria». Ieri Sir Bradley Wiggins ha “assaggiato” il tappone che, il prossimo 25 maggio, penultima giornata del Giro d’Italia, assegnerà la maglia rosa: 202 chilometri tra Silandro e il rifugio Auronzo, con in mezzo i passi Costalunga, San Pellegrino, Giau e Tre Croci.
Il baronetto inglese, vincitore del Tour de France 2012 e favoritissimo del Giro 2013, ha voluto vedere da vicino le salite che affronterà tra poco più di un mese. Non le ha pedalate tutte, complice la tanta neve che ancora c’è in montagna. A causa del poco tempo a disposizione, è saltata anche l’attesa salita in motoslitta alla parte finale delle Tre Cime: Wiggins e i tecnici del Team Sky avrebbero dovuto essere a Misurina attorno alle 12.30 ma gli orari si sono dilatati e alle 17, quando è arrivato a Malga Rin Bianco, limite della neve sulla strada verso il rifugio Auronzo, ha preferito mangiare un boccone e tornare in albergo a Lienz da dove domani prenderà il via il Giro del Trentino.
«Avrò modo di studiarla con la cartina e con il filmato di Dario (Cioni, l’addetto stampa di Sky ndr.)» ci dice Wiggins tra un boccone di carne salada e una forchettata di insalata mista preparata dai ristoratori di Rin Bianco, Angelo Pintossi e Luigina Corte. «I primi chilometri (da Misurina al lago d’Antorno, tratti al 16 per cento ndr.) sono tosti. Sarà importante risparmiarsi perché, con la fatica accumulata fin a quel punto, giungere in riserva sotto le Tre Cime significa rischiare di buttare tutto all’aria».
Prima di arrivare a Misurina, Wiggins aveva pedalato lungo il San Pellegrino (in cima a dargli il benvenuto ha trovato il responsabile marketing della località, Renzo Minella) per poi salire in macchina verso Belluno e riprendere la bici a Pieve di Cadore, dirigendosi quindi verso Cortina e il Tre Croci. Niente Costalunga e Giau chiusi per pericolo di valanghe. «Il tempo in macchina l’ho passato a dormire, cercando di recuperare un po’ di energie in vista del Giro del Trentino – spiega il britannico -. Il Giau, in ogni caso, lo conosco già». Oltre ai rappresentanti del consorzio turistico Auronzo-Misurina, ad attendere Wiggins alle Tre Cime c’era anche il vicesindaco di Auronzo, Anna Vecellio. «È iniziato il conto alla rovescia» spiega. «Stiamo mettendo a punto diverse iniziative per il Giro. Tra queste, lo spettacolo con il funambolo delle due ruote, Alberto Limatore, il 27 aprile in piazza Santa Giustina, e i fine settimana dedicati all’esposizione di pezzi d’epoca del Museo della bicicletta di Cesiomaggiore. Per il giorno della tappa, poi, stiamo lavorando sulla logistica: in particolare, appronteremo un servizio di bus navetta da San Marco a Misurina e diversi parcheggi da Auronzo a San Marco». (i.t.)
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