Veneto strade nel 2020 studierà il progetto per la rotatoria che porta alle case popolari

Si apre uno spiraglio per la rotatoria all’incrocio fra Levego alta e Levego bassa, lungo la Sp1. La Provincia, che è proprietaria di quella strada, è disposta a finanziare l’intervento e anche il Comune farà la sua parte. Il progetto dovrebbe essere fatto nel 2020: se ne occuperà Veneto strade.
Il condizionale è d’obbligo perché la situazione rimane complessa. «Bisogna fare alcune valutazioni per capire come integrare quest’opera con la rotatoria a servizio dell’area artigianale», spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin. È quasi finita e si trova a poche decine di metri dall’incrocio che porta alle case popolari e al villaggio Margherita. Il punto forse più critico della Sp1, visti i residenti che utilizzano quello svincolo per immettersi sulla provinciale.
progetto nel 2020
Da tempo il Comune lavora per realizzare una rotatoria in sostituzione di quell’incrocio, ma la prima idea progettuale aveva costi troppo elevati (circa un milione di euro). L’ultima, che non prevede più l’abbattimento di un edificio, costerebbe 600 mila euro circa. «Attendiamo il progetto da parte di Veneto strade», continua Padrin. «È fattibile per il 2020». Ciò non significa che la rotonda sarà realizzata il prossimo anno, ma che potrebbe esserci almeno il progetto. E sarebbe già un passo avanti.
le domande della lega
Di recente i cittadini di Levego, stanchi di aspettare, hanno avviato una raccolta firme per sollecitare la realizzazione dell’opera e la Lega ha sposato la causa. Solo nell’ultimo consiglio comunale ne sono state portate ben cinque. Una per chiedere la realizzazione della rotonda all’incrocio per le case popolari; un’altra per una rotonda a Sagrogna. Entrambe servirebbero per migliorare la sicurezza, visto che costringono le auto a rallentare.
La nuova rotatoria a servizio dell’area artigianale, invece, secondo la Lega è stata costruita in un modo che comporterà un eccessivo rallentamento dei mezzi, perché l’opera è scentrata rispetto all’asse stradale. «Perché non è stato fatto un incrocio a raso?», ha chiesto la Lega con una terza interrogazione.
Chiarezza
La motivazione l’ha data il sindaco Massaro, chiarendo la situazione. «Noi non abbiamo mai voluto avvallare quel piano che voi oggi contestate», ha detto rivolto ai consiglieri della Lega. «Quel piano è stato approvato con delibera del 20 aprile 2012 dall’amministrazione Prade, nella quale c’era anche la Lega».
Massaro non ha voluto lanciare accuse, l’ha precisato subito, ma spiegare che «l’allora opposizione (di cui lui faceva parte, ndr) non era affatto d’accordo, tanto che presentammo osservazioni. L’ingegner Pietro Sommavilla suggerì di accedere all’area artigianale di Levego attraverso Sagrogna, e noi eravamo d’accordo, ma la giunta di allora bocciò la proposta. Il consorzio degli artigiani inoltre voleva realizzare un incrocio a raso, fu la giunta di allora a volere una rotonda». E il consorzio, ottenuto il permesso a costruire, l’ha realizzata. «E resterà dov’è», ha precisato Massaro.
Via la terza rotonda
«In quel piano non si faceva alcuna menzione della rotatoria all’incrocio fra Levego alta e Levego bassa, l’unica che a nostro avviso è davvero necessaria», ha concluso Massaro.
Non sarà più costruita, però, la rotatoria Futura: Veneto strade ha chiesto di eliminare una delle tre rotonde in progetto sulla Sp1, perché troppo ravvicinate. Quella dell’area artigianale non si poteva toccare, quella per le case popolari è troppo importante e così è stata cancellata la Futura. —
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