Val di Zoldo, riacceso l’impianto del freddo: palaghiaccio pronto ad aprire

Rolba in azione al palaghiaccio di Zoldo. La notizia a lungo attesa dal territorio è arrivata. Annuncio firmato direttamente dal presidente della Usg Zoldo, Tito Meneghetti, al termine della riunione decisiva.
«Abbiamo sciolto le riserve», dice, «rimettendo in funzione la produzione di ghiaccio. Domenica il palaghiaccio tornerà ad ospitare regolarmente le prime partite dei nostri ragazzi».
Porte nuovamente aperte dunque ai circa 120 tesserati del sodalizio zoldano che in queste settimane di chiusura forzata dell’impianto “amico” sono dovuti emigrare altrove per riuscire a portare avanti, con fatica, le rispettive attività. «Abbiamo diviso i nostri ragazzi in tre gruppi, alcuni li abbiamo dirottati a Padova e Feltre mentre i più piccoli a Cortina», ha spiegato Meneghetti, «le spese sono state proibitive, ogni volta parliamo di un’ora e mezza di viaggio. I nostri cinque pullmini in questo mese hanno percorso complessivamente diecimila chilometri».
Una situazione divenuta presto insostenibile tanto da indurre la Usg Zoldo a rivedere i programmi iniziali che, forte anche di un miglioramento generale registrato sul fronte delle bollette di luce e gas, ha deciso per il ritorno nel proprio impianto non senza un velato accenno polemico. «Siamo preoccupati dai costi, come tutti del resto, ma non potevamo fare diversamente», aggiunge il presidente Tito Meneghetti, «lo dovevamo soprattutto ai nostri ragazzi. Non potevamo lasciarli senza sport. Abbiamo iniziato altrove ma abbiamo capito presto che era troppo dispendioso, anche perché da parte di chi inizialmente ci aveva promesso supporto e solidarietà in realtà non abbiamo ricevuto granché. Alle società che ci hanno ospitato in questo mese abbiamo pagato affitti a tariffa piena, senza un minimo di sconto. Anche dalla federazione non abbiamo ricevuto supporto. Copriremo i costi di gestione del nostro impianto con i nostri soldi. Abbiamo i nostri sponsor che ci daranno una mano come hanno sempre fatto. Una mano ce la daranno anche i genitori dei nostri atleti e poi contiamo molto nella riapertura del bar del palaghiaccio che per noi rappresenta una fonte di guadagno, gestito sempre dal volontariato, nella speranza che l’impianto torni a riempirsi come ai bei tempi».
Detto della riapertura, già programmate le prime gare: si giocheranno tutte domenica ed interesseranno al mattino under 7 e under 9 mentre al pomeriggio toccherà agli under 15. «Ci stiamo impegnando per garantire una stagione regolare anche ai nostri ragazzi campioni d’Italia under 13 chiamati a disputare una stagione impegnativa ma nel frattempo abbiamo allargato ulteriormente il movimento allestendo una compagine under 17 che rappresenterà la val di Zoldo in posti come Aosta e Torino tanto per citarne un paio. La nostra attività è dispendiosa ma non possiamo e non vogliamo privarcene, per questo motivo garantiremo i costi di gestione come abbiamo sempre fatto dal 2004, anno in cui abbiamo ottenuto in gestione l’impianto dal Comune».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi