Sicurezza in montagna, un’App per prevenire malori e incidenti
L’ha realizzata l’università di Padova nell’ambito del progetto Move H in collaborazione con la Fondazione Angelini di Belluno

Un’App per un escursionismo sicuro in montagna.
E’ questo lo scopo dell’App Move realizzata dall’Università di Padova per prevenire incidenti e malori in montagna. Ad oggi l’applicazione contiene percorsi sui Colli Euganei, ma ben presto raccoglierà anche i dati dei sentieri delle Dolomiti bellunesi. E allora sarà facile, per chi si avventura in montagna, capire se il percorso scelto è adatto alle sue condizioni fisiche e di salute.
«Ogni anno vediamo che i dati del Soccorso alpino relativi all’attività in montagna sono aumentati. E la maggior parte degli interventi sono dovuti a cadute (46%), incapacità (28%), e malori (12%)», precisa il professor Andrea Ermolao direttore dell’unità operativa complessa di Medicina dello sport e dell’esercizio e del corso di perfezionamento in Medicina di Montagna dell’azienda ospedale Università di Padova che cura il progetto che è stato presentato oggi, 16 maggio, nella sede della direzione dell’Ulss 1 Dolomiti di Belluno presieduta dal commissario Giuseppe Dal Ben.
L’app gratuita prevede che chi la usa inserisca i suoi dati anagrafici, le sue condizioni di salute e tramite un algoritmo possa vedere se il percorso scelto è alla sua portata. Inoltre come ha spiegato il ricercatore dell’ateneo patavino, Nicola Borasio, «si potranno ottenere anche consigli sul confezionamento dello zaino da portare in escursione. Si è visto infatti che uno zaino con un peso pari al 10% del peso dell’escursionista crea un affaticamento del 20%. Quindi con l’app uno conosce quali sono le sue potenzialità fisiche e fisiologiche rendendolo più consapevole», ha precisato Borasio.
Questa applicazione rientra nel progetto Orizzonte montagna che viene sostenuto dalla Fondazione Angelini in collaborazione con l’università di Padova e che mira a sviluppare e valorizzare attività formative e culturali legate alla montagna come ha precisato la presidente della Fondazione, Ester Cason Angelini, «riconoscendo la crescente importanza di questo ambiente nel dibattito nazionale su sostenibilità, rigenerazione e cambiamento climatico».
Il progetto è nato nel 2022 e sta procedendo a ritmi sostenuti. Quest’anno infatti sono previsti otto corsi di formazione dal titolo Move H, rivolti non solo ai medici, ma anche ai cittadini “normali”. Il corso si svolgerà dal 6 al 7 giugno a Belluno. I primi trenta posti sono riservati a personale medico operante a Belluno.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi