Uno sguardo spettacolare sulle Dolomiti Inaugurata la terrazza del Monte Rite
Una nuova terrazza dolomitica con il balcone panoramico sul monte Rite. Inaugurato infatti quello che è il primo tassello di un ampio progetto di valorizzazione turistica e paesaggistica promosso dalla Provincia in sinergia con Regione e Fondazione Dolomiti Unesco. L’opera permetterà a tutti i visitatori di vedere le indicazioni delle varie montagne con relative informazioni a 360° con vista su Pelmo, Tofane e molte altre cime, tutto a pochi passi dal “Museo tra nuvole” di Reinhold Messner.
«Siamo in uno dei posti più suggestivi delle Dolomiti», spiega il sindaco di Cibiana Mattia Gosetti, «dove ad ogni angolo possiamo ammirare i monti con più carattere. Non è solo un posto bello ma anche un vero e proprio monumento alla pace e alla vita». Parole condivise anche dal collega Gabriele Soravia, vicesindaco di Valle di Cadore e da Cesare Lasen della commistione scientifica della Fondazione Dolomiti Unesco.
«Dopo vari anni di iter i nostri sforzi sono stati ripagati», afferma il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Questo è solo il primo balcone dei tre previsti che saranno poi inaugurati tra qualche mese. Il panorama parla da sé ed è un importante tassello in questo decennale del riconoscimento Unesco per cui è stato fatto tanto, ma c’è ancora molto da lavorare per sfruttare sempre di più il nostro patrimonio ambientale. Un grazie agli uffici della Provincia con il dirigente Luigino Tonus e il coordinatore di progetto Fiorenzo De Col, alle imprese, in gran parte bellunesi, che ci hanno messo tanta passione oltre che professionalità, e tutti coloro che hanno collaborato».
«Questo contesto ci fa riflettere sempre di più sulla sostenibilità», aggiunge l’assessore regionale al turismo Federico Caner, «dobbiamo sforzarci per delle politiche turistiche montane che siano rispettose di questi spettacoli naturali, puntando sulla qualità e non agli arrivi di massa che possono danneggiare certi paesaggi. Per questo chiedo a tutti i sindaci di mettere il logo Dolomiti Unesco nei loro municipi: dobbiamo far acquisire a tutti i cittadini maggior consapevolezza del nostro stesso patrimonio per poi trasmettere ai turisti la passione. Sono venuto fin quassù a cavallo con gli amministratori locali e sono nati alcuni ragionamenti sulla strada di accesso. Dobbiamo valorizzarla permettendo l’accesso solo ai mezzi sostenibili come bici, cavalli e a piedi, lasciando libera circolazioni solo ai mezzi elettrici magari con un trenino che possa portare anziani, persone con difficoltà motoria e disabili, senza quindi tralasciare l’aspetto dell’inclusività».
Dopo la benedizione del parroco don Vito De Vido e le note del Coro Cai di Belluno è seguita la donazione di un murales da parte dell’arista brasiliano Marcos Anduchak, grazie alla locale associazione Biennale Arte Dolomiti, opera che rappresenta la storia degli stemmi di Cibiana e Valle che sarà collocata ben visibile in paese. —
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