Una fiaba per i bimbi, l’esempio per i grandi È la storia di Davide

Un percorso difficile il suo, con i nonni paterni a prendere il posto dei genitori dal primo anno di vita, senza una spiegazione. Una storia costellata da colpi di scena e paure che hanno saputo formare un adolescente scosso da situazioni delicate, fino all'uomo felice e realizzato di oggi che presenta al pubblico due libri (non un’autobiografia) che utilizzano esperienze personali intrecciate a fiabe famose. Nel primo libro, “Percorsi”, si assiste a una sorta di climax della vita, visto con la fantasia di un bambino e la consapevolezza dell'uomo adulto, seguendo dei passaggi dolorosi intrecciati alle occasioni della vita che, messi insieme, sanno formare una persona di sani principi.

«Il primo libro l'ho scritto quando avevo 38 anni», dice Davide, «le esperienze negative del passato le ho unite ad altre situazioni della mia vita. Le cose negative puoi vederle anche da un punto di vista diverso: cerco di vedere quello che mi è successo in modo divertente, e mi viene naturale. Avere superato le difficoltà mi ha formato in maniera positiva».

Un percorso iniziato a Sottocastello che ha portato l'autore a toccare diverse città nel mondo, da Hong Kong fino a Dubai (dove vive attualmente), maturando nuove esperienze e interessi per le culture e le tradizioni di questi Paesi.

«Ho avuto l'occasione di fare anche lavori sociali: “Percorsi”, che è stato presentato in un centro di terapia, serve come traccia per le persone che hanno delle difficoltà ed il messaggio forte è di vedere il risvolto positivo nelle difficoltà che saranno utili alla formazione della persona. Questo libro si può leggere ai bambini prima di andare a dormire: è una fiaba e l'adulto può intravvedere cosa c'è dietro».

Il nuovo lavoro, edito sempre dalla casa editrice Le Chateau, si chiama “Fantasogno”, in uscita nelle librerie del Bellunese e che sarà presentato nell'estate 2015 a Pieve, con tutte le intenzioni di fare tappa anche a Cortina. La storia in questo caso è diversa: l'autore riprende parte del primo libro solo nelle prime righe di Fantasogno, per mantenere una connessione evidenziata dalla forte presenza della fantasia: ma questa volta il protagonista è Albert, un ragazzo con una famiglia modello catapultato in una storia fantastica.

« “Percorsi” e “Fantasogno” sono molto diversi», afferma Minuzzo, «io sogno molto e utilizzo la fantasia per sdrammatizzare. Questo è il mio modo di fare l'astronauta: mi addormento leggendo un libro e sogno un ragazzino che inizia a vivere un’ avventura fantastica tra le stelle. Il racconto inizia in un modo, prosegue in un altro e finisce ancora in modo diverso».