Terreni privati usati per i sentieri Comune e Provincia pronti al dialogo

Belluno
Si è aperta la trattativa fra il Comune e la famiglia Gava per risolvere il problema dei sentieri che attraversano la proprietà privata. Il sentiero dei Bersaglieri e dei Partigiani e la tappa 29 del Cammino delle Dolomiti, infatti, attraversano la zona del bosco delle castagne, e passano proprio di fronte all’abitazione dei Gava.
La famiglia non lo sapeva, fino a quando non si è trovata di fronte un’escursionista che lamentava la presenza di un trattore in mezzo al percorso. Alla risposta dei Gava che l’uomo si trovava in una proprietà privata, lui ha mostrata la mappa che indicava chiaramente che di lì passavano i due tracciati. Grande è stata la sorpresa dei Gava, che non ne sapevano nulla. Non erano stati informati delle due iniziative, portate avanti da Provincia e Diocesi (nel caso del Cammino delle Dolomiti) e da Comune e Cai insieme a numerose associazioni (sentiero dei Bersaglieri e Partigiani). Né avevano mai autorizzato e concesso il passaggio per la loro proprietà.
I Gava si erano rivolti all’avvocato Gabriele Bisinella di Padova nel 2017 e già allora era iniziata una trattativa con gli enti pubblici per risolvere la situazione. I Gava avevano proposto di spostare i percorsi in un’altra zona, sempre all’interno della loro proprietà ma più distante dall’abitazione. Sarebbe stato sufficiente fare alcuni lavori di manutenzione sul nuovo tracciato, ma Comune e Provincia non lo hanno fatto e la trattativa si è arenata.
Di recente, però, ci sono stati altri spiacevoli episodi con escursionisti, che a piedi o in mountain bike percorrono il sentiero. E a famiglia ha richiamato l’avvocato, decisa a risolvere una volta per tutte il caso. La proposta è sempre quella di spostare il tracciato, e la famiglia è anche disposta a fare i lavori necessari, purché venga ristorata delle spese. Altrimenti sbarrerà il sentiero.
Proprio ieri il vicesindaco del Comune di Belluno e assessore al Patrimonio, Lucia Olivotto, ha avuto un confronto telefonico con l’avvocato Bisinella. «Nel 2017, pur essendo assessore al Patrimonio, non ero stata coinvolta nella trattativa», premette Olivotto. «Ad ogni buon conto, stiamo lavorando per trovare una soluzione. Da parte nostra c’è piena disponibilità a fare un sopralluogo in zona, anche con il Cai, e a verificare se la proposta della famiglia è percorribile. Stiamo aspettando che ci venga presentata».
«I due tracciati passano in quella zona perché si tratta di sentieri storici», ricorda la Olivotto, «c’è una consuetudine. Sto lavorando con il Cai per cercare di sistemare la situazione che si è creata», aggiunge.
La Olivotto comprende il disagio della famiglia, anche perché la frequentazione dei sentieri è aumentata negli ultimi tempi. «Bisognerà capire che genere di lavori sono da fare per spostare il tracciati», conclude il vicesindaco, in attesa della proposta da parte del legale dei Gava.
Anche la Provincia manifesta la sua disponibilità a trovare una soluzione. I due enti lavoreranno insieme, visto che sullo stesso sedime insistono due percorsi. «Faremo un incontro con i proprietari per capire qual è la loro proposta», assicura il consigliere provinciale delegato al Patrimonio, Walter Cibien. «Siamo disponibili e cercare insieme una soluzione». —
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