Strada Pieve-Plois in Alpago: «Costosa e realizzata male»

Il capogruppo di opposizione Massimo Bortoluzzi denuncia i ritardi e le problematiche per lo smaltimento delle acque
I lavori per la strada Pieve - Plois
I lavori per la strada Pieve - Plois

ALPAGO. Lavori sempre più costosi e problematiche che emergono con l’avanzare del cantiere. La strada Pieve - Plois, un nastro di asfalto di circa 750 metri progettato per risolvere un punto critico della viabilità comunale, «è troppo costosa e rischia di creare una serie di problemi una volta terminata», denuncia il capogruppo di opposizione in consiglio comunale, Massimo Bortoluzzi. Il quale ha effettuato un sopralluogo in zona per verificare alcune segnalazioni ricevute dai cittadini in merito al primo stralcio dell’intervento. Il secondo è appena stato finanziato.

«La strada è stata asfaltata ma attorno ai pozzetti ci sono delle voragini», spiega Bortoluzzi. «L’asfalto è stato rotto per tirare su i pozzetti che non erano stati messi in quota». Ma a preoccupare maggiormente il consigliere è lo smaltimento delle acque meteoriche: «Le caditoie lungo i muri sono profonde sì e no quindici centimetri, con un tubo da dieci. Come potrà questa rete raccogliere e smaltire le acque? Il 6 dicembre, durante il violento episodio di maltempo, c’era un fiume sulla strada. Servono pozzetti più ampi e più profondi, altrimenti si creeranno molte problematiche per smaltire le acque».

Le banchine, poi, sono state realizzate in maniera tale che si rischierà l’erosione con le prime piogge. «Hanno dovuto mettere delle reti sul versante, e c’è un tubo di drenaggio della frana che esce sopra il muro: mi auguro sia provvisorio», aggiunge Bortoluzzi. «Vogliamo poi parlare della canaletta finale, che è stata posizionata a monte, con la pendenza della strada che è verso valle?».

Problematiche che il consigliere denuncia da tempo, perché della strada Pieve-Plois si parla da anni in Alpago. Il contratto di gara venne firmato a fine 2017. I lavori avrebbero dovuto essere conclusi l’anno successivo. «Invece siamo nel 2021 e ancora non è finito questo stralcio. E i costi sono lievitati: dai 700 mila euro iniziali abbiamo già superato il milione. Adesso con i Fondi Letta il Comune ha finanziato il secondo stralcio dell’opera, da 744 mila euro. Soldi che non saranno sufficienti per tutti i lavori che devono essere fatti. Tutte queste osservazioni le avevo fatte quando venne presentato il progetto, ora si sta dimostrando che non erano infondate: hanno dovuto consolidare la scarpata, rivedere l’innesto con la strada esistente, i sottoservizi. E chissà quanto costerà il secondo stralcio».

«Invece che pensare a fare opere faraoniche», conclude Bortoluzzi, «l’amministrazione dovrebbe pensare a fare le manutenzioni sul territorio, di cui c’è un gran bisogno. Abbiamo le strade con le buche, da settimane c’è un ponticello franato lungo il sentiero naturalistico fra Farra e Bastia. Cosa si aspetta a sistemarlo?», chiude il capogruppo di opposizione in consiglio comunale. —


 

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