Sospirolo e Sedico stanziano i soldi per rifare la passerella

Gianluca Da Poian
/ SOSPIROLO
Passerella di Peron, si parte: Sospirolo e Sedico stanziano 45 mila euro a testa, ai quali sommare i circa 16 mila arrivati dalle raccolte fondi. Fanno poco più di 105 mila euro, cifra necessaria a coprire i costi di progettazione e realizzazione della nuova passerella. Perché, nonostante alcune critiche mosse in particolare tramite social, i Comuni di Sospirolo e Sedico non hanno mai smesso di ragionare sul ripristino del manufatto, spazzato dalla furia del Cordevole durante la tempesta Vaia.
L’amministrazione sospirolese ha già stanziato la somma attraverso una variazione di bilancio in consiglio comunale, mentre per i cugini sedicensi l’operazione è in calendario giovedì.
Questione di qualche mese e tornerà dunque disponibile il secondo passaggio esclusivamente pedonale da una sponda all’altra del torrente, dopo la creazione dello spazio apposito accanto al nuovo Ponte Mas.
La cifra è consistente, ad ogni modo i sindaci Mario De Bon e Stefano Deon si erano detti che non valeva più la pena aspettare. A dirla tutta, inizialmente auspicavano di poter inserire i lavori tra le opere di ricostruzione post Vaia. Ma le priorità della Regione erano e sono ancora oggi altre.
Scelta comprensibile, in fondo: per quanto storico e ricco di fascino, nonché suggestivo ragionando in ottica turistica, si parla comunque di un semplice ponte pedonale. Non poteva proprio passare davanti, come importanza, alla messa in sicurezza di ponti stradali, al consolidamento degli argini e alla sistemazione di abitazioni e fabbricati.
Ora i soldi ci sono, l’Unione montana Valbelluna ha già approvato il progetto e adesso provvederà ad assegnare i lavori. Resta comunque il desiderio di poter contare, magari più avanti, su una parte dei fondi post Vaia, che a quel punto verrebbero con ogni probabilità girati ai due Comuni.
Riguardo le tempistiche, non dovrebbe trattarsi di un cantiere chissà quanto lungo. Non è però semplicissimo individuare le ditte abilitate a lavorare in sospeso. Stilisticamente, la passerella non cambierà volto. Rinascerà uguale alla precedente, quindi.
Ad aumentare sarà invece la sicurezza e la stabilità, dovuta alla presenza di maggiori punti di ancoraggio.
Non è finita qui. Sospirolo e Sedico proseguono i dialoghi con il Genio civile affinché la passerella risulti almeno il più distante possibile in altezza rispetto al letto del Cordevole. E, non potendo innalzarla, occorre scavare sotto.
L’operazione, in gergo tecnico, viene descritta come “aumento del franco idraulico”.
L’operazione sembra già più complessa, rispetto alla costruzione della nuova passerella. Inoltre, l’intento sarebbe consolidare le sponde, auspicando così la tenuta definitiva della passerella nella malaugurata ipotesi che si verifichi un’altra piena.
Ad ogni modo, forse già entro fine anno, i pedoni potranno tornare a camminare sopra il Cordevole lì al Peron. Con grande soddisfazione da parte di tutti. E la fine di diverse polemiche. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi