Sorveglianza speciale per l’incendio di Sois

BELLUNO. Proposta di sorveglianza speciale. È la misura di prevenzione che il questore di Belluno ha richiesto per un cittadino di Sois, ritenuto “socialmente pericoloso” (anche sulla base di alcuni precedenti), oltre che tra i sospettati del rogo doloso che nella notte tra il 20 e il 21 febbraio scorsi ridusse in cenere la Fiat Panda di proprietà della moglie del consigliere comunale Silvano Serafini, per tutti “Orso Grigio”.
Episodio sul quale proseguono le indagini dei carabinieri, che non hanno tuttavia ancora portato all’iscrizione di persone sul registro degli indagati.
Una decisione, quella del questore, motivata anche dalla volontà di alleggerire il clima a dir poco pesante che da tempo si respira nel quartiere, dove si contano numerosi gli sgarbi tra residenti. La sua richiesta tuttavia, prevedendo una restrizione significativa delle libertà personali, dovrà ora passare al vaglio del giudice, che deciderà se e in quali termini disporla. Di certo c’è che la proposta di sorveglianza speciale è stata proposta nei confronti dello stesso soggetto che, subito dopo i fatti, era stato oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri.
Nella notte tra il 20 e il 21 febbraio le fiamme erano state notate intorno alle 2 da alcuni ragazzi che stavano rincasando dopo una serata di festa. Esclusa da subito l’ipotesi di un corto circuito: l’auto era parcheggiata nel cortile di casa Serafini, sotto una tettoia, da almeno tre ore. Durante il loro intervento i vigili del fuoco rilevarono diversi punti di innesco, rinvenendo a terra anche tracce di “diavolina”, presumibilmente utilizzata per appiccare l’incendio. Nonostante il tempestivo intervento dei pompieri per la Fiat Panda non c’era stato nulla da fare: era rimasto solamente lo scheletro in lamiera. (ma.ce.)
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