Sgombero dei detriti dal lago, lavori avanti tutta ad Alleghe

ALLEGHE. Solo per le festività i lavori sul lago di Alleghe e lungo il Cordevole, finalizzati alla messa in sicurezza dell’ambiente dopo la tempesta Vaia, hanno subito qualche rallentamento. Da martedì, però, riprenderanno a pieno ritmo, anche se le temperature non sono quelle più invitanti.
«Come promesso, l’impegno è massimo per la messa in sicurezza e per riportare i luoghi devastati da Vaia alla loro bellezza», afferma il commissario straordinario Luca Zaia. «Il lago di Alleghe, con i Serrai di Sottoguda, sono interventi simbolo, ma ricordo che i cantieri sono quasi mille».
Nei giorni scorsi Zaia è stato raggiunto da un report sull’attività sino ad oggi svolta dal soggetto attuatore dell’opera, la società Veneto Acque Spa.
L’intervento progettato prevede la pulizia del lago con la realizzazione di un sistema di sicurezza in caso di piene con un importo stanziato complessivamente di 8 milioni di euro.
«Va ricordato», informa Zaia, «che tale intervento, insieme al ripristino dei Serrai di Sottoguda, rappresentano le due maggiori opere finanziate per il ripristino dei danni alluvionali post Vaia. I lavori sono stati avviati nell’ottobre 2019 e in soli 28 giorni lavorativi, comprensivi anche delle opere di accantieramento, sono stati estratti circa 18 mila metri cubi di materiale con l’ausilio di escavatori, ruspe autocarri e dumper. La prima fase di lavoro ha visto anche l’avvio della fase di disbosco di alcune aree di stoccaggio del materiale escavato con rimozione di alberi abbattuti dall’evento alluvionale».
«Le operazioni di scavo», sottolinea ancora Zaia, «sono state possibili grazie alla collaborazione di Enel Green Power che, regolandone le portate idriche, ha consentito l’abbassamento del livello del lago di Alleghe, senza che vi siano contro indicazioni di tipo ambientale e visivo per la stagione turistica invernale sul Comprensorio Ski Civetta».
«Va ricordato inoltre», conclude Zaia nella sua veste di commissario, «che il progetto prevede un primo stralcio di lavori per la rimozione di circa 207 mila metri cubi di materiale alluvionale depositato nell’area lacustre dal torrente Cordevole. Nel successivo stralcio si provvederà all’ulteriore dragaggio di circa 293 mila metri cubi di materiale. Complessivamente saranno, dunque, asportati 500 mila metri cubi di materiali depositati nel lago in seguito alla disastrosa tempesta Vaia dell’autunno 2018».
Zaia assicura che le grandi quantità di fango non attraverseranno tutto l’Agordino, come si temeva in un primo tempo, ma saranno per una parte utilizzate sul posto per la realizzazione di terrapiedi e, per la parte rimanente, immagazzinate e protette in un sito, a poca distanza dal lago di Alleghe; il materiale, infatti, verrà utilizzato per altri interventi di messa in sicurezza.
In primavera, tempo permettendo, prenderà il via il grosso dei lavori per i serrai di Sottoguda, dove il cantiere potrebbe essere completato al più tardi nel 2022. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi