Serdes e Venezia unite ricordando don Bepi

San Vito, sabato nella frazione sarà benedetto il capitello dedicato al sacerdote scomparso

SAN VITO. Un filo speciale lega Serdes a Venezia: il ricordo di don Giuseppe Spanio, sacerdote veneziano che dedicò il suo apostolato soprattutto ai giovani e che nella frazione di San Vito portò fin dagli anni Quaranta centinaia di ragazzi a scoprire le montagne. E i “Ragazzi di don Bepi” – ancora numerosi e pieni di energie nonostante il più giovane di loro abbia quasi settant’anni – sabato torneranno a Serdes per onorare ancora una volta il ricordo dell’amato sacerdote assieme agli amici cadorini, salutando la posa di un capitello dedicato al prete veneziano.

Don Giuseppe Spanio, nato in provincia di Padova nel 1917, venne consacrato sacerdote, assieme al cardinale Loris Francesco Capovilla, nella basilica della Beata Vergine della Salute il 23 maggio del 1940 dal cardinale Adeodato Piazza, e fu assegnato nello stesso anno nella popolosa parrocchia di S. Raffaele Arcangelo dove per sette anni si dedicò in modo particolare al patronato, alle associazioni giovanili, al dopo scuola.

In questo periodo nasce l’Uga, Unione giovani alpini. Nel 1947 diventò rettore della chiesa di Santa Maria Maddalena e cooperatore nella parrocchia di S. Marcuola dove fonda l’Aggam – Assistenza gruppi giovanili attività montane.

Il 4 marzo venne nominato parroco a San Luca e vi rimarrà fino a giugno del 1973. Morì il 10 gennaio 1990.

Don Bepi ha sempre amato la montagna: fin dagli anni 40 ha portato sulle Dolomiti centinaia di ragazzi, trasferendo in ciascuno l’amore per le vette. Serdes, nel dopoguerra, era la sua meta preferita: aveva due casette, una per sé e la sua mamma ed una per i giovani.

Tra i ragazzi di San Luca e la comunità di Serdes si creò così un rapporto intenso, proseguito anche dopo la scomparsa del sacerdote. Nel marzo del 1992 venne istituita l’associazione “I ragazzi di don Bepi” per unire tutte le persone che lo hanno incontrato nell’attività pastorale nelle parrocchie in cui ha operato.

Nel 1993, in collaborazione con il Comune di San Vito, di Villanova ed il Cai, il sentiero 470 che da Serdes porta al rifugio Venezia venne così intitolato a don Spanio. E il legame tra Venezia e Serdes tornerà a rinnovarsi sabato, quando paesani di Serdes, alcuni dei quali soci dei “Ragazzi di don Bepi”, e gli amici veneziani parteciperanno alla benedizione del capitello della Madonnina che era posto davanti alla sua casa e che ora è stato trasferito a Col dei Solde, davanti all’Antelao.

Il presidente Luciano Sartor da mesi sta lavorando per organizzare questa cerimonia. Un socio amico di don Bepi, Giovanni Talamini, ha coordinato il trasferimento del capitello, operazione resa possibile grazie alla disponibilità della Fabbriceria della chiesa di San Rocco di Serdes, delle Regole di San Vito, della parrocchia di San Vito, dei volontari Piodego Serdes 2015, del signor Scotton che per anni ha curato il capitello.

Sabato alle 10.30 nella chiesetta di San Rocco verrà così celebrata una messa officiata da don Giuseppe Costantini, socio del sodalizio veneziano. Successivamente dal piazzale della chiesa, in dieci minuti, si raggiungerà a piedi Col dei Solde per la benedizione del capitello della Madonnina che d’ora in poi si chiamerà “Madonnina di don Bepi”.

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