Riabilitazione cardiologica a Lamon

Annuncio di Mantoan che ha anche rassicurato sul futuro del Santa Maria del Prato: «Nessun taglio di posti letto»

FELTRE. «L'ospedale di Lamon è nella programmazione regionale come centro monospecialistico riabilitativo e l'obiettivo è quello di potenziare la struttura inserendo anche la riabilitazione cardiologica per una capienza fino a ottanta posti letto». Il segretario generale della sanità in Regione, Domenico Mantoan, nella sua “visita di cortesia” all'Usl 2, ha scelto come prima tappa Lamon dove è stato accompagnato dalla dirigenza Rasi Caldogno e accolto dall'équipe di Massimo Ballotta e dal sindaco Vania Malacarne. E su Lamon non ci sono mai stati dubbi, da parte del segretario, dal 2011 quando si è posta la prima pietra per l'ampliamento e l'adeguamento infrastrutturale (con piscine, palestre, parcheggi e sistemazione della foresteria), ad oggi.

La certezza oggi è quella dei fondi Odi, i quattro milioni di euro che i comuni di confine con Lamon capofila hanno destinato all'opera, con la possibilità, ha detto ieri Mantoan, di «intervenire in corso d'opera con integrazioni finanziarie regionali», affinché si metta mano anche al quarto piano dell'ospedale di Lamon per la riabilitazione cardiologica. Quella riabilitazione che adesso i feltrini, dopo un evento cardiaco acuto, fanno ad Arco di Trento e che un domani, non lontano, potranno fare sull'altopiano vicino a casa.

Nel frattempo il centro aumenterà i posti letto, per la riabilitazione funzionale, da 48 a 62. «Una volta completata l'opera», ha detto Mantoan, «l'ospedale di Lamon che già fa attrazione, potrà diventare punto di riferimento riabilitativo anche per le patologie cardiologiche. E questo produrrà anche un recupero di spesa delle quote che la regione del Veneto eroga alla provincia autonoma di Trento per i pazienti che vanno a Arco dopo eventi gravi come l'infarto o le cardiopatie ischemiche».

«È stata questa l'occasione per fare il punto sui lavori in corso nella struttura, per un'approfondita analisi del progetto sui prossimi interventi previsti e sulle opportunità di crescita dei servizi erogati», conferma il sindaco di Lamon, Vania Malacarne. «Mantoan ha voluto entrare nel dettaglio degli interventi, con una studiata valutazione di costi, priorità e tempistiche e un'attenzione anche all'aspetto estetico e di cura degli spazi. Si è parlato di servizi, accessibilità, parcheggi, cura dell'aspetto alberghiero per rendere il Centro ancora più attrattivo e competitivo. Abbiamo discusso del progetto che il Comune di Lamon ha presentato ai fondi di confine, a ulteriore prova dell'importanza che il Centro riveste per il paese, non solo in termini di posti di lavoro, ma anche come indotto per il sistema commerciale e dell'ospitalità lamonesi».

Nel pomeriggio Domenico Mantoan ha fatto un sopralluogo ai cantieri della piastra e poi ha incontrato primari e dirigenti ospedalieri. Ha rassicurato tutti circa l'importanza del nosocomio feltrino che crea attrazione. «Che si faccia o non si faccia la riforma, che si faccia o non si faccia l'azienda zero, resta il fatto che non c'è la necessità di tagliare né posti letto né primari. La riforma è quella del 2013 con le schede di dotazione ospedaliera e resta quella. Semmai saranno da potenziare le medicine di gruppo integrate e le strutture intermedie. Ma per l'ospedale feltrino è peraltro in arrivo la nuova Tac e nella prossima gara del Cras entrerà anche la risonanza magnetica».

E intanto fuori, c'era il comitato pro-Usl 2 a fare volantinaggio. Avrà tempo fino a settembre. L'articolo 12, quello sul numero di Usl nel Veneto, è stato rinviato a dopo le vacanze estive.

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