Pronti a fine 2018 gli alloggi Ater nell’ex elementare

Ponte nelle Alpi. A metà dicembre la firma con l’azienda poi a Quantin partirà le demolizione del vecchio edificio
PONTE NELLE ALPI. Conto alla rovescia per l’inizio dei lavori che trasformeranno le ex scuole elementari di Quantin in alloggi Ater. La seconda settimana di dicembre sarà firmato il contratto con la ditta che si è aggiudicata l’opera, la Costruzioni Tieni Srl di Verona, poi il cantiere, nel giro di pochi giorni, potrà aprire.


I lavori dureranno un anno. Si procederà demolendo completamente il vecchio edificio scolastico. Il nuovo stabile sarà ricostruito partendo da zero e verranno realizzati cinque alloggi di edilizia residenziale pubblica. Alloggi ad alta prestazione energetica (classe A+) e costruiti secondo i criteri della bioedilizia, in struttura lignea con cappotto esterno e anche elementi in calcestruzzo. La volumetria totale è di 900 metri cubi. Tre alloggi saranno al piano terra, due al primo, serviti da scale esterne. In più, cinque posti auto coperti, esterni, preferibile sia per motivi igienici che di accessibilità, oltre che per una questione di costi.


Il progetto esecutivo era stato approvato a febbraio e la gara bandita dall’Ater a giugno, con scadenza per la presentazione delle manifestazioni d’interesse da parte delle ditte a fine luglio. Le buste erano poi state aperte il 20 settembre. L’importo a base di gara ammontava a 710 mila euro più Iva. L’impresa ha presentato un ribasso del 10,6%.


L’iter per le ex scuole di Quantin è stato lungo. Il Comune aveva messo in vendita lo stabile tra il 2011 e il 2012, per realizzare case popolari. L’asta era andata deserta per quattro volte, finché l’amministrazione aveva deciso di procedere alla vendita tramite trattativa privata. A quel punto si era fatta avanti l’Ater, aggiudicandosi l’edificio e formulando, nel 2013, un progetto di riqualificazione, prevedendo non una ristrutturazione, ma la costruzione ex novo, dopo la demolizione dello stabile. L’Ater ha poi comprato l’edificio per 110 mila euro.


All’inizio erano previsti tre alloggi, con la Regione Veneto che aveva assegnato 300 mila euro. Poi se ne sono aggiunti altri 100 mila e le abitazioni da realizzare sono salite a cinque. L’Ater, dal canto suo, ne ha stanziati 540 mila.


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