Piace a Cortina il progetto sinergico Th Resorts-Club Med

Roberta Alverà (Assoalbergatori): «Qui c’è spazio per queste due grandi catene, se davvero vogliono investire»



Benvenuta concorrenza, a Cortina c’è spazio per un progetto di ricettività di alta qualità. Positivo quindi il giudizio sull’ipotesi di gemellaggio fra Venezia e Cortina in tema di alberghi, grazie alla collaborazione che proprio nella città lagunare si sta già sperimentando fra Th Resorts, Club Med e Cassa Depositi e Prestiti, così come descritto ieri dal “Corriere delle Alpi”. L’ipotesi potrebbe essere quella dell’acquisizione, da parte di Cassa Depositi e Prestiti, di strutture che sono in questo momento chiuse e sul mercato, e che verrebbero ristrutturate e riqualificate da Th Resorts e Club Med per nuova clientela di lusso.

Ed anche se queste due società il nome di Cortina non l’hanno ancora fatto esplicitamente, è chiaro che la conca ampezzana si presterebbe bene ad attuare questo progetto, sia per la sua fama, sia per i prossimi appuntamenti del Mondiali 2021 di sci e delle auspicate Olimpiadi 2026.

Giudizio positivo unanime, quindi, e non solo da parte dell’amministrazione pubblica, ma anche dei potenziali concorrenti già su piazza.

«In questo momento a Cortina c’è un grande fermento», sottolinea il sindaco Giampietro Ghedina, «legato sia ai Mondiali e sia alla partita olimpica, che ci auguriamo di portare a casa. L’interesse di investitori esterni sta salendo ed è ovviamente un ottimo segnale. Come Amministrazione siamo stati contattati da alcune banche per conto di loro clienti interessati a strutture ed alberghi chiusi da tempo, quelle che io definisco le piccole e grandi ferite di Cortina».

Intanto a Cortina, conferma il sindaco, ben 18 alberghi sono in fase di ristrutturazione, con lavori più o meno importanti, ed altri cantieri apriranno entro settembre avendo già ricevuto le necessarie autorizzazioni.

«Puntiamo al rilancio di queste strutture che, se restano chiuse, non solo non generano economia, ma arrecano anche danno al decoro urbano; mentre debbono essere riportate in attività per il benessere della comunità. Il legame con Venezia, poi, è un asset su cui puntiamo molto, sia per la vicinanza e sia per la fama della Laguna. L’augurio è che questo legame possa svilupparsi ulteriormente grazie a questo turismo internazionale di fascia alta».

«Sì, a Cortina lo spazio c’è anche per queste due grandi catene», conferma Roberta Alverà, da due anni presidente degli albergatori di Cortina, che gestisce l’hotel Montana, «se vorranno investire qui. Il nostro comparto alberghiero è stato spesso accusato di immobilismo, ma da qualche anno le cose stanno cambiando, anche grazie agli incentivi dei bandi regionali. Ci sono ristrutturazioni importanti ed anche restyling, quasi con un benefico effetto virale che ha contagiato molti, senza dubbio anche perché si respisra l’entusiasmo dei grandi eventi sportivi internazionali».

Quanti sono attualmente i posti letto a Cortina?

«Nel solo settore alberghiero, dalla pensione a due stelle fino all’hotel 5 stelle lusso, siamo sui 4. 200. E c’è spazio per altre realtà. Soprattutto se questo aiuta a destagionalizzare il flusso turistico. Bene l’estate, molto bene l’inverno, ma ad esempio potremmo “vendere” molto meglio il foliage, ovvero quel cambio dei colori dell’autunno che è stupendo e che si godono solo i residenti».

«Da quando siamo nati come associazione», conferma Franco Sovilla, presidente di “Cortina for us”, «abbiamo ricercato un gemellaggio con Venezia. È un discorso maturo, quella della settimana divisa equamente in due fra mare e monti; speriamo possa prendere concretezza». —



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