Oggi l’abbraccio dei 6000 alle Tre Cime

Auronzo al centro del mondo per la difesa dei diritti umani. Da Rold: «Per mano, come bambini che temono di perdersi»
Di Francesco Dal Mas
20090705 - TRE CIME DI LAVAREDO (DOLOMITI - MISURINA - BELLUNO) - HUM - G8: AFRICA, CATENA UMANA TRE CIME LAVAREDO PER SOLIDARIETA' - La catena umana attorno alle Tre Cime di Lavaredo questa mattina 05 luglio 2009. Piu' di 6 mila persone hanno partecipato oggi alla manifestazione 'Le Dolomiti abbracciano l'Africa', gigantesco girotondo attorno alle Tre Cime di Lavaredo, organizzato da varie associazioni no profit con lo scopo di inviare ai capi di governo del G8 un messaggio per l'Africa...ANSA / ANDREA SOLERO / DBA Una suggestiva immagine della , l'abbraccio alle Tre Cime
20090705 - TRE CIME DI LAVAREDO (DOLOMITI - MISURINA - BELLUNO) - HUM - G8: AFRICA, CATENA UMANA TRE CIME LAVAREDO PER SOLIDARIETA' - La catena umana attorno alle Tre Cime di Lavaredo questa mattina 05 luglio 2009. Piu' di 6 mila persone hanno partecipato oggi alla manifestazione 'Le Dolomiti abbracciano l'Africa', gigantesco girotondo attorno alle Tre Cime di Lavaredo, organizzato da varie associazioni no profit con lo scopo di inviare ai capi di governo del G8 un messaggio per l'Africa...ANSA / ANDREA SOLERO / DBA Una suggestiva immagine della , l'abbraccio alle Tre Cime

AURONZO. «Mai come oggi abbiamo bisogno di “catene umane” che ci liberino da quelle dello sfruttamento e delle ingiustizie», ammette il cadorino don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, una delle associazioni che oggi porterà numerosi aderenti sulle Tre Cime. «Penso alle tante catene umane segno di speranza. Come quelle dei pescatori di Lampedusa, accorsi in mare per soccorrere i naufraghi, o a quelle di questi giorni, le lunghe file di auto che tornano dall’Ungheria con a bordo le persone venute a cercare sicurezza e dignità nel cuore dell’Europa – aggiunge don Ciotti – Il grido dei poveri è anche il grido della Terra umiliata e offesa. Facciamo in modo che questo grido trovi ascolto, speranza e impegno nei nostri abbracci».

Numerosi ed autorevoli i messaggi arrivati da tutto il mondo per l’evento di oggi, lanciato dagli U2 nel loro sito. «Io appoggio Amnesty International e offro il mio sostegno a Art For Amnesty e Amnesty Italia per la Catena Umana sulle Dolomiti. Per favore, se ne avete la possibilità, salite alle Tre Cime di Lavaredo. I rifugiati hanno bisogno del vostro aiuto proprio adesso», ha fatto sapere il chitarrista The Edge. Caldo l’invito dell’attrice Lella Costa: «Il 13 settembre abbracciamo le Tre Cime di Lavaredo in una catena umana che per una volta non è una catena che soffoca, ma che abbraccia tutti coloro i quali sanno che noi è molto più importante dei singoli individui».

Ieri pomeriggio, ad Auronzo, il significato della manifestazione è stato affrontato in un convegno. «I diritti umani sono universali, la pace è verbo, la cittadinanza è plurale – ha detto Antonio Papisca, dell’Università di Padova – I diritti umani sono innati, come dire: diritti umani siamo noi. Consapevoli di questa responsabilità, abbracciamo le Dolomiti per significare che, con esse, abbracciamo l’intero creato e ci facciamo garanti della sua integrità in nome del Diritto universale della dignità umana».

Emergency da più di vent’anni promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Oggi, ha assicurato la presidente Cecilia Strada: «Ci uniamo col cuore a questo grande abbraccio, per chiedere libertà, giustizia e pace per tutti, ovunque si trovino». Da queste parti, 100 anni fa, migliaia di giovani si massacrarono gli uni contro gli altri.

«Quando 6000 persone ascendono le Dolomiti per richiamarle solennemente, proprio lì dove un secolo fa la Grande guerra le svilì, esse torneranno ad avere un senso – avverte Daniele Rufini, direttore generale di Amnesty Italia – essere condizione irrinunciabile per un pianeta in cui i diritti umani siano finalmente rispettati, in cui ogni persona sentirà sulla sua pelle le ingiustizie del mondo e trasformerà la sua indignazione in azione concreta». Poetica l’immagine offerta da Piergiorgio Da Rold, coordinatore di "Insieme si Può". «Come bambini che, per paura di perdersi fra la folla, stringono forte la mano dei propri genitori, come amici che vogliono fare un pezzo di strada insieme, come innamorati che vogliono trasmettersi la reciproca fiducia, così noi oggi vogliamo unire 12.000 mani in un abbraccio attorno alle Tre Cime di Lavaredo, patrimonio dell’Umanità intera, per ribadire la volontà di denunciare con forza ogni violazione dei diritti umani».

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