Non versa le imposte ma non toccava a lui Assolto un prestanome

CORTINA. Amministratore a sua insaputa, o quasi. Secondo l’avvocato Senzacqua del foro di Fermo, il suo assistito Ennio Marzetti era la classica testa di legno di una società che era gestita in tutto e per tutto da un’altra persona. Pertanto non era lui a dover versare 150 mila euro di Ires (Imposta sul reddito delle società) e 642 mila euro di Iva (Imposta sul valore aggiunto) negli anni tra il 2010 e il 2011. Gli omessi versamenti erano stati segnalati dall’Agenzia delle Entrate, ma alla fine l’imputato è stato assolto dal giudice Cittolin, con la formula dubitativa, perché il fatto non costituisce reato.
Il pubblico ministero Pesco aveva prospettato tutto un altro epilogo, ritenendo l’imputato colpevole e anche meritevole di una condanna a un anno e tre mesi di reclusione. Per la difesa di Marzetti andava invece assolto, o condannato al minimo della pena con i benefici di legge. La società in questione si chiamava Top Paints srl e aveva sede a Cortina. Marzetti nel 2015 faceva il muratore e per questo si era spostato dalle Marche. Un certo Severino Pellegrino non poteva prendersela in carico e avrebbe utilizzato Marzetti come semplice prestanome. Pellegrino non è mai arrivato in tribunale a scagionare l’imputato, in compenso ci ha pensato quest’ultimo a dire, durante il suo esame, che lui è stato senz’altro dal notaio e anche dal commercialista, ma soltanto per firmare le carte. Non ha mai avuto alcun potere decisionale, perché a tutto quello che serviva pensava Pellegrino.
Non è mai stato capace di leggere un bilancio e, anche quando andava in banca per le incombenze, c’era sempre anche l’altro uomo, che era il vero amministratore della società a responsabilità limitata. La Procura della Repubblica aveva chiesto la condanna, ma il processo per omesso versamento è finito con un’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. —
Gigi Sosso
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