Museo civico in lutto: è morta la curatrice
Giovanna Galasso era una professionista stimata e competente

Giovanna Galasso
BELLUNO.
Si è spenta ieri, stroncata da un male incurabile, Giovanna Galasso, conservatore del museo civico di Belluno. Nata a Cividale del Friuli, poco più di 50 anni fa, era stata ispettore della Sovrintendenza, poi alla fine degli anni '90 era arrivata a Belluno, dove ha diretto il museo civico. Ma la sua «competenza, intelligenza e umiltà», come ricorda l'ex consigliere Marco Perale, «sono state importanti per organizzare mostre di rilievo, facendo fare un salto di qualità alla città. E' una grave perdita per Belluno, lei era riuscita a fare capire ai bellunesi, valorizzandolo, il patrimonio che abbiamo, e aveva posto il museo alla pari di strutture internazionali». Dispiaciuta anche l'assessore Maria Grazia Passuello. «Galasso era un punto di riferimento irrinunciabile per l'attività museale e culturale della nostra città. Persona molto seria e compentente, aveva curato tra le altre cose anche il catalogo del Brustolon. Ci mancherà tantissimo». Anche i suoi amici e colleghi la ricordano come «una persona speciale, l'anima del Museo civico di Belluno, appassionata del proprio lavoro, professionista stimata. Divertente, schietta, diretta, a volte quasi rude, ma sempre capace di grande generosità. Laica ma umanissima e compassionevole. Ci mancherai». Galasso lascia il marito Ignazio Rigoni, medico a Belluno e figlio di Mario Rigoni Stern, e la figlia Caterina.
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