Moria di pesci lungo la Sonna

Centinaia di trote senza vita, allarme dei pescatori del Bacino 10 Acque feltrine

FELTRE. Un’inquietante e misteriosa moria di pesci ha interessato ieri il torrente Sonna.

È allarme tra i pescatori del Bacino 10 Acque feltrine, prime sentinelle dei fiumi, che hanno allertato l’Arpav, subito intervenuta per le verifiche del caso, e la polizia provinciale, che ha chiesto di mettere via dei campioni del pesce rinvenuto senza vita per farli analizzare e risalire all’origine del fenomeno.

Si parla di centinaia di trote avvistate morte a bocca aperta un po’ dappertutto lungo il corso d’acqua. Il vicepresidente dell’associazione Antonio Gallon ne ha viste tantissime dallo sbarramento della Chiusa di Anzù alla curva del Merlo, per diversi chilometri, ma il tratto può essere molto più ampio, perché sicuramente la corrente ne ha trasportate altre ancora più a valle.

Le cause della moria non sono note, ma in attesa dell’esito dei controlli c’è preoccupazione per l’ipotesi che il fenomeno sia stato causato da una possibile fonte di inquinamento. «Altrimenti non si spiegherebbe una cosa del genere», commenta Gallon, che si domanda, con apprensione, cosa sia accaduto sulla Sonna.

Da stabilire l’estensione di questa moria di pesci e la sua entità.

«È successo un disastro», dice il vicepresidente del Bacino numero 10, che fa riferimento a un fatto simile negli anni Ottanta, «ma da allora in poi non ho mai visto una cosa così», afferma Antonio Gallon. «Ho controllato con i miei occhi dallo sbarramento della Chiusa alla curva del Merlo e ci sono trote morte dappertutto ai lati della Sonna».

Ad accorgersi del fenomeno è stato un pescatore, che ha lanciato l’allarme dopo aver visto in un tratto di cento metri una sessantina di trote morte (una decina di taglia rilevante e una cinquantina di piccole), venute giù dalla zona trofeo, che inizia in linea d’aria con il paese di Anzù.

In seguito alle piogge di venerdì il livello dell’acqua si è alzato e tra la nottata e la mattina di ieri qualcosa è successo. Il veterinario saprà dare qualche risposta.

C’è da capire dove è partita la moria e da vedere fino a dove vengono trovate trote senza vita, con il rischio che siano state trasportate dalla corrente fino alla confluenza col Piave.

Le analisi scientifiche poi evidenzieranno le cause di una moria talmente consistente da far pensare ad agenti inquinanti: «Non credo che un colpo d’acqua come quello che c’è stato in seguito alle piogge potesse causare questa moria senza che ci fosse qualcosa di veramente nocivo», commenta il vicepresidente del Bacino di pesca numero 10, che ha subito un danno non indifferente. «La nostra zona trofeo è ambita e conosciuta, arriva gente da tantissimi posti. È un brutto colpo», sottolinea Antonio Gallon. «I pesci morti sono tanti e sono deceduti tutti nello stesso momento». Altro aspetto, il cattivo odore: «Quando marciranno resterà anche la puzza».

Raffaele Scottini

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