Marmolada, Venezia storce il naso sui progetti trentini

ROCCA PIETORE. Tira aria di maretta tra Regione Veneto e Provincia di Trento in merito ai progetti di nuovi impianti sul ghiacciaio della Marmolada presentati qualche settimana fa dai trentini. A Venezia i funzionari storcono il naso in quanto Trento non vorrebbe rinnovare la concessione alla seggiovia Sass de Mul. E poi c’è il problema della messa in sicurezza della strada del passo Fedaia. Della questione si è parlato ieri negli uffici dell’avvocatura della Regione tra il responsabile dell’ufficio, l’avvocato Zanon, il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, e alcuni funzionari regionali (tra questi Stefano Sisto e Anselmo Cagnati, dirigente dell’Arpav, che ha presentato un parere tecnico sulla pericolosità dal rischio valanghe della strada del passo Fedaia).
Già nelle scorse settimane De Bernardin aveva incontrato a Rocca Pietore l’assessore Finozzi per illustrargli tutte le sue preoccupazioni riguardo all’annoso problema della chiusura della strada del Fedaia. Intanto da Trento ecco i progetti per i nuovi impianti sul ghiacciaio ( una seggiovia dal passo fino a Pian dei Fiacconi ed una cabinovia da Pian dei Fiacconi Sass Bianchet, o Sass Blanch per i fassani ).
«Da tempo», spiega De Bernardin, «anche se a semplice titolo personale, penso che le sentenze sui confini della Marmolada siano ingiuste ed antistoriche. Per questo ho sempre caldeggiato una presa di posizione della Regione per valutare se ci sono le condizioni legali per rimetterle in discussione. Questo perché Trento continua a fare di testa sua quando si parla di sviluppo della Marmolada. Vorrei ricordare che il ghiacciaio è sì trentino, ma la proprietà dei terreni per quanto riguarda l’uso civico è rimasta dei cittadini di Rocca. I progetti per quell’area vanno perciò discussi e condivisi. È come se fossimo in un grande condominio. Le decisioni vanno prese insieme perché ne va del futuro di tutti». Nei giorni scorsi la Provincia di Trento ha ufficialmente inviato a Venezia il faldone con i progetti dei nuovi impianti. «Ma ai funzionari regionali quei progetti non piacciono», rivela De Bernardin, «e lo faranno presente ufficialmente a Trento. Non che ci sia una chiusura totale. Però ci sono alcune questioni importanti da chiarire». Ad esempio? «Per esempio Trento non vorrebbe rinnovare la concessione alla seggiovia Fedaia - Sass de Mul, che è importantissima per i collegamenti sciistici del nostro comprensorio. E poi non si parla di messa in sicurezza della strada del passo Fedaia, senza la quale è inutile progettare uno sviluppo della Marmolada. A Venezia ho rimarcato con forza i danni che la chiusura di questa strada per molti giorni durante l’inverno provoca all’economia del mio Comune e l’inutilità dei Gazex installati da Trento».
Lorenzo Soratroi
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