Manca il personale: Museo di Seravella costretto a ridurre l’orario di apertura

Tra pensionamenti e trasferimenti la struttura è in difficoltà a dispetto dell’aumento di visitatori negli ultimi due anni



Visitatori in crescita. Ma l’orario d’apertura del Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi dovrà essere ridotto a partire da martedì. Il pensionamento di una dipendente e il contemporaneo trasferimento del volontario del servizio civile ha comportato questa inevitabile decisione. A comunicarlo è stata la stessa Provincia, dopo aver sentito l’opinione della direttrice Cristina Busatta. «Di fatto siamo nelle mani della Regione, perché la questione cultura dipende da loro e non da Palazzo Piloni», spiega proprio la Busatta. «Sono già stati avviati alcuni dialoghi, sperando giungano presto buone notizie. Purtroppo le risorse si sono via via dimezzate e ora, complice queste due defezioni nell’organico, dobbiamo tenere chiuso il pomeriggio. Con dispiacere tra l’altro salutiamo la nostra addetta alla parte amministrativa e un giovane bravo e volenteroso. Di fatto ora siamo rimaste in due ed è impensabile, con tali numeri, garantire l’apertura continuativa».

Il Museo figura attualmente impegnato nel progetto di valorizzazione del Giardino delle Rose, finanziato da Cariverona, e portato avanti in partnership con Unifarco e l’associazione Isoipse. Inoltre, è uno dei tre capofila dell’ambizioso progetto della Rete dei Musei delle Dolomiti, assieme al Muse di Trento e a Dolomiti Contemporanee. Infine, avvalendosi sempre della collaborazione di Isoipse, opera con il progetto “Museo per tutti”, che si sta concretizzando attraverso azioni rivolte a case di riposo, centri diurni e associazioni varie.

«Permangono delle collaborazioni in essere fondamentali. Il problema però riguarda l’impossibilità di fare azioni di ricerca, catalogazione e quant’altro. Anche queste attività sono indispensabili in un museo».

NUMERI POSiTIVI

Tutto ciò appare una vera e propria beffa. Numeri alla mano, infatti, il Museo Etnografico ha visto notevolmente aumentare il numero dei visitatori negli ultimi due anni. Anzi, per quanto riguarda il pubblico scolastico, siamo di fronte ad un vero e proprio raddoppio di presenze. «Nel 2018 il bilancio finale parlava di circa 4 mila tagliandi staccati, cifra già raggiunta in questi dieci mesi. L’interesse nei confronti del museo cresce di giorni in giorno, però non possiamo fare altrimenti», conclude la Busatta. Il ridimensionamento degli orari non inciderà comunque sulla programmazione delle attività dedicate al pubblico, alle famiglie, ai gruppi e alle scuole. Questo grazie alla collaborazione in essere con il Gruppo Folklorico di Cesiomaggiore e con l’associazione Isoipse. Verrà mantenuto anche il servizio di consultazione della ricca biblioteca interna, specializzata nel campo dell’etnografia e dell’antropologia.

i nuovi orari

Dunque, da martedì, gli orari del Museo Etnografico cambiano. La struttura, che si trova in comune di Cesiomaggiore lungo la strada che va a Santa Giustina, sarà aperto da martedì a venerdì dalle 9 alle 13, mentre il sabato e domenica dalle 15 alle 18. Il pomeriggio, dal martedì al giovedì, sarà comunque possibile visitare il museo su prenotazione telefonando al numero 0439 438355, oppure scrivendo a museoseravella@provincia.belluno.it. —



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