Malga Pian dei Fioch: la gestione va all’asta

Pronto il bando per trovare chi si occuperà della struttura sul Serva. Affidamento lungo: fino al 2024

BELLUNO. Malga Pian dei Fioch, c'è il bando per la gestione. Il 31 dicembre è scaduto il contratto alla cooperativa Monte Serva e l'Unione montana ha appena diffuso il nuovo bando per trovare chi si occuperà della malga fino al 2024 (compreso).

«Le nostre intenzioni sono di dare priorità al territorio», spiega il presidente dell'Um bellunese, Orlando Dal Farra. «Sarà infatti assegnato un punteggio maggiore alle aziende agricole che hanno sede a Belluno o Ponte nelle Alpi e che dovessero partecipare al bando». L'anno scorso l'Unione montana ha eseguito una serie di lavori nella malga: «Abbiamo montato un impianto fotovoltaico, è stato un investimento importante per poter produrre energia in loco. Abbiamo in animo di fare tutta un'altra serie di lavori di miglioramento: per esempio stiamo valutando un ampliamento volumetrico dell'edificio, che consenta di trasformarlo anche in un punto di appoggio per gli escursionisti».

Chi si avventura sul Serva trova a Pian dei Fioc un posto nel quale sostare e magari ripararsi in caso di improvvisi acquazzoni. Due anni e mezzo fa era stata chiusa, per ragioni burocratiche, ma si era trovata una soluzione e oggi la malga è a disposizione degli escursionisti grazie ad un gruppo di persone che si occupa del servizio di guardiania. L'idea dell'Unione montana è di ampliarla per renderla una struttura adatta sia ad ospitare i pastori, che durante la stagione dell'alpeggio portano sul Serva i loro animali (pecore soprattutto), sia gli escursionisti: «Siamo riusciti a far modificare il Piano del Parco un paio di anni fa», continua Dal Farra. «L'ampliamento volumetrico per dare un appoggio di tipo turistico (una specie di bivacco) è possibile. Sarà nostro compito, non appena usciranno le schede del piano di sviluppo rurale, concorrere ai bandi. Cercheremo anche il supporto del Parco, considerando che Malga Pian dei Fioc si trova in un'area tutelata. L'obiettivo è quello di adeguare funzionalmente la malga per i due usi: turistico e di allevamento». E di promuoverla, anche, insieme alle altre due casere di cui si occupa l'Unione montana. «A Le Erte e Costa Legner ci sono due casere che funzionano come punto di appoggio per gli amanti della montagna. Ma non molte persone lo sanno. Per questo stiamo studiando insieme al Comune un regolamento per far sì che le strutture siano aperte e funzionino secondo il principio dell'autogestione. Un po' come i bivacchi». Il bando per la gestione di Malga Pian dei Fioc scade il 13 marzo. Possono presentare domanda, all'Unione montana, le aziende agricole regolarmente iscritte alla Camera di commercio. Per informazioni 0437 940283.

Alessia Forzin

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