Socrepes, nuova relazione sulla cabinovia: «Sul tracciato rinvenuti ordigni bellici»

Il documento inviato a Simico e Soprintendenza. L’accusa: «Terreni occupati prima della trasmissione delle notifiche»

Alessandro Michielli
Socrepes, trovati ordigni bellici sul tracciato della cabinovia
Socrepes, trovati ordigni bellici sul tracciato della cabinovia

Non va proprio giù ad alcuni abitanti di Lacedel la potente azione messa in campo da Simico per avviare il cantiere della cabinovia Apollonio-Socrepes. Tanto da aver spinto la famiglia Gillarduzzi, proprietaria di alcuni terreni che verranno espropriati, a produrre una nuova relazione dove vengono documentate numerose criticità che ruotano attorno alla costruzione “frettolosa” dell’opera.

La relazione è stata inviata a tutti gli enti coinvolti, quindi Simico, Regione Veneto, Soprintendenza, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Comune di Cortina, Questura di Belluno, Commissione Culturale del Veneto, Ansfisa e Provincia di Belluno: «Tutti devono essere consapevoli di quello che sta accadendo e noi l’abbiamo messo nero su bianco affinché resti scritto», afferma Andrea Gillarduzzi, geologo ingegneristico e manager con oltre 26 anni di esperienza nel campo della pianificazione, progettazione preliminare ed esecutiva per opere di trasporto e civili. «Simico continua imperterrita la sua azione senza confrontarsi con i residenti, anche quando andrebbe a suo vantaggio. Fanno quello che vogliono ed ora avranno ancora meno ostacoli con Saldini commissario straordinario. Tutti sono consapevoli di questo, ma in molti non si espongono per non avere problemi».

La nuova relazione

La nuova relazione redatta da Gillarduzzi, su supervisione dei propri legali, evidenzia nuove o importanti criticità che ruotano attorno alla costruzione dell’impianto, e denuncia alcune forzature.

«Si evidenzia che l’8 maggio 2025 i tecnici operanti per Simico hanno picchettato la posizione del supporto numero 7 della prevista cabinovia Apollonio-Socrepes, che è posizionata a cavallo delle p.f. 4134/2 e 4100. Questo nonostante l’avviso di accesso per le operazioni geognostiche e archeologiche nell’ambito della progettazione non fosse stato spedito ancora da Simico al signor Ferruccio Gillarduzzi».

La relazione prosegue, aggiungendo che: «Si informa che nel 1918-1929, le truppe italiane avevano stabilito un campo militare lungo il torrente Lacedel, a cavallo dell’antica strada locale (oggi p.f. 8744/2) poi abbandonata a favore della strada regionale 48. La foto storica (in basso, a destra) evidenzia la posizione del campo militare su entrambi i lati idrografici del torrente. Questa zona è posizionata lungo il tracciato della futura cabinovia Apollonio-Socrepes, in prossimità del supporto numero 7. Durante lo scavo per la manutenzione e riparazione del sistema di scarico delle acque fognarie provenienti da Lacedel (avvenuta nel dicembre 2011), venne scoperto un ordigno bellico e alcune pallottole inesplose”.

Secondo la relazione di Gillarduzzi, quindi, gli studi eseguiti da Simico, “appaiono essere stati condotti in modo sbrigativo e sommario, nell’ottica di accelerare l’iter d’approvazione del progetto».

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