L’occhialeria all’avanguardia va all’evento show di Firenze

BELLUNO. L’avanguardia dell’occhialeria si trasferisce a Firenze. Dal 21 al 23 settembre, infatti, si tiene DaTe, «un evento show, che ha per attori protagonisti degli espositori a invito – spiega Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao, l’associazione che riunisce i produttori di occhiali – piuttosto che una fiera tradizionale. Qui lo spazio è tutto dedicato alla creatività ed all’innovazione. Qui nasce l’occhiale del futuro».
A pochi giorni dall’inaugurazione del Politecnico dell’occhiale di Longarone, il settore si dà appuntamento alla Leopolda di Firenze. «Si tratta di un palcoscenico affascinante, post industriale, baricentrico – prosegue Vitaloni – ricco di cultura, arte e fascino, uno spazio aperto all’occhialeria indipendente, piccola ed alternativa a cui chiediamo di tracciare le linee del futuro per un settore che è sempre in grande movimento».
Perché DaTe?
«I soci fondatori della manifestazione, che ancora la dirigono, Dante Caretti e Cristina Frasca, sono appassionati del settore. Durante un viaggio del Giappone, si sono accorti che molti giovani portavano montature senza lenti, quasi come decorazioni del volto. Un vero fenomeno, che nasceva nei negozi vintage: i ragazzi compravano vecchi occhiali e li indossavano, quasi che la montatura identificasse la loro anima. Da qui l’idea di questo appuntamento, DaTe, che letteralmente significa proprio “occhiali alla moda, senza prescrizione”».
Dopo le prime due edizioni, Anfao decide di rilevare la maggioranza dell’organizzazione di questo evento, dedicato a un pubblico di addetti ai lavori (buyer, professionisti), che inizialmente si svolgeva a Milano, e di trasferirlo a Firenze. La settima edizione, nel prossimo weekend, vedrà protagoniste oltre 120 aziende per più di 180 marchi, tra i più innovativi e creativi e rappresentativi di tutto il mondo: dagli Usa al Giappone passando da Austria, Belgio, Danimarca, Russia, UK, Spagna, Portogallo, Francia oltre, ovviamente, l’Italia.
Sono attesi circa 3. 800 fra buyer e i professionisti. «Sono marchi che promuovono progetti d’avanguardia, creativi, negozi indipendenti, in un clima informale che serve a scatenare la creatività ed a far nascere nuove idee, ad intercettare tendenze, a creare nuove nicchie di mercato. Come Anfao abbiamo rilevato la maggioranza di DaTe perché ne abbiamo compreso immediatamente le grandi potenzialità. Il nostro è un settore che vale circa 4 miliardi di fatturato e che conta 18mila addetti, con big del settore che hanno grande spazio sui mercati esteri, dove la qualità del made in Italy è premiante. Ma non dobbiamo mai dimenticare che in un mondo globalizzato ed in grande evoluzione sono fondamentali anche le piccole realtà che sanno indicare una strada e perseguirla con creatività e passione».
Dunque alla Leopolda verranno presentati nuovi soggetti e nuovi progetti.
«Sì, c’è un comitato di selezione delle aziende che vaglia ed invita, con uno scouting a livello mondiale, per cui tutte le idee scelte sono innovative ed interessanti, d chiunque arrivino. DaTe è un contenitore di un segmento particolare, con l’ambizione di far incontrare domanda e offerta. Quest’anno delle 120 aziende partecipanti, 30% sono italiane e 70% internazionali, che viene in Italia per vendere sul mercato italiano».
Fra le aziende presenti anche alcune interessanti realtà del distretto bellunese come Alter Ego (Pieve di Cadore), Hapter, Lightbird e Rédélé di Belluno, Immagine 98 (Calalzo di Cadore), Lara D (Mel), Look (Longarone), Luxol (Lozzo di Cadore), Mad in Italy (Alano di Piave), Pramaor (Taibon Agordino), oltre a due colossi come De Rigo Vision e Marchon Eyewear. —
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