L’ex caserma di Santo Stefano passa di mano: ospiterà l’Unione montana

Una nuova “casa”, più grande ed accogliente dell’attuale, per l’Unione montana del Comelico. Sorgerà all’interno dell’ex caserma dei carabinieri di Santo Stefano in via San Candido, ormai dismessa da una quindicina d’anni dopo che la locale stazione dell’Arma è stata trasferita all’ex caserma degli alpini “Tenente colonnello Carlo Calbo”.
Il primo passo verso il trasferimento di sede è stato firmato dal consiglio provinciale che ha approvato un accordo di programma per la valorizzazione della vecchia caserma dei carabinieri, di proprietà della Provincia, che ora verrà trasferito all’Unione montana del Comelico. Duecentomila euro il costo dell’operazione.
«È un progetto che stiamo seguendo da circa due anni», spiega il presidente dell’Unione montana, Giancarlo Ianese, «aspettiamo l’approvazione formale del provvedimento per poi iniziare a muoverci. Tempi tecnici? Entro un mesetto dovremmo diventare proprietari effettivi del sito. L’ex caserma è dismessa ormai da tempo ed avrà bisogno di un importante opera di riqualificazione, più interna che esterna visto che la struttura si presenta in buone condizioni».
Sulla struttura verranno eseguiti lavori di sistemazione oltre ad una ridefinizione degli spazi interni, tutti destinati a funzioni di pubblico interesse. «Una prima bozza del progetto di riqualificazione del sito ce l’abbiamo già pronto», aggiunge il presidente Giancarlo Ianese, «posso anticipare che saranno comunque lavori importanti. Abbiamo già la relativa copertura finanziaria. Il costo complessivo dell’intervento si aggira intorno ai 900 mila euro. Cinquecentomila euro li abbiamo recuperati attraverso il ricorso ai Fondi dei comuni confinanti mentre la parte restante, pari a circa quattrocentomila euro, li metteremo noi, di tasca nostra».
Per quanto riguarda gli uffici dell’Unione montana, di fatto verranno trasferiti da lato all’altro della strada visto che l’attuale sede si trova praticamente di fronte a quella futura.
«L’attuale si presenta piccola, con spazi pensati più per un’abitazione che per un ufficio», spiega Ianese, «abbiamo recuperato nel frattempo anche un altro sito, che utilizziamo per gli incontri pubblici. Si trova in via Udine, all’interno delle ex scuole dove ci siamo ricavati una sala in grado di ospitare più persone contemporaneamente. La sede di via Udine la terremo anche dopo il trasferimento».
Difficile al momento ipotizzare una data per la fine dei lavori ed il trasferimento delle attività nella nuova sede di via San Candido. «Voglio essere ottimista», conclude il presidente Giancarlo Ianese, «senza intoppi, che al momento non siamo in grado di preventivare, direi che l’inaugurazione della nuova sede dell’Unione montana del Comelico potrebbe avvenire tra un anno, dunque alle porte della prossima estate».
L’operazione è stata salutata con soddisfazione anche dal presidente della Provincia, Roberto Padrin: «La collaborazione con il presidente dell’Unione montana Giancarlo Ianese ha portato a questo accordo che fa tutti contenti. Viene messo a frutto per la collettività un bene che altrimenti non avrebbe avuto altri utilizzi».
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