Lega Nord, è scontro sui rimborsi

BELLUNO. «La trasparenza è fondamentale». Riunione animata, giovedì sera, nella sede della Lega Nord, dov’era in programma l’analisi del voto amministrativo, ma buona parte della discussione si è concentrata sul bilancio del partito. Il segretario Vello, ma più che altro il vice Bortoluzzi e altri membri della segreteria politica non hanno gradito la pubblicazione sul Corriere delle Alpi di alcune voci di spesa, a partire dai rimborsi chilometrici. Da parte loro, alcuni membri del direttivo sono stati colpiti di apprendere dalla stampa certi dettagli. «Non ne sapevamo nulla», dicono in coro molti presenti e il confronto si è concentrato proprio sull’opportunità di diffondere certe informazioni, soprattutto in un momento storico del genere.
A sbottare è stato Danilo Bortoluzzi che, a chi contestava il metodo, ha replicato con una frase che sta facendo il giro dei militanti: «Con i soldi del movimento un segretario può fare quello che vuole, anche andare a...». In quel momento alcuni hanno pensato di aver ascoltato abbastanza e se ne sono andati (come il consigliere regionale Toscani e il deputato Gidoni) e ieri la polemica si è rinvigorita.
Il più determinato è Giuseppe De Biasi, capogruppo di opposizione a Ponte nelle Alpi e presidente di Dolomiti Ambiente. De Biasi non fa parte del direttivo, ma: «In quanto finanziatore della Lega Nord bellunese vorrei sapere dove vanno i soldi. Adesso ho deciso di sospendere i versamenti, anche perché davo al provinciale 600 euro al mese, con l’accordo che 100 fossero girati alla sezione di Ponte che invece non li riceve». De Biasi lamenta anche l’assenza del partito: «Quando ho bisogno di un consiglio devo chiamare Treviso. Infine non condivido la strategia elettorale».
Parla di «trasparenza fondamentale», anche Massimo De Nardi (segretario della sezione di Longarone e Zoldo): «non è possibile che solo un gruppo ristretto di persone sia a conoscenza dei conti». Anche De Nardi, come molti altri, contesta le scelte elettorali: «Io non sono stupito del crollo, si raccoglie ciò che si semina e si è seminato male. Il segretario Vello è giovane e inesperto, ma non si può usare un simbolo come quello della Lega solo per orgoglio».
Paolo Saviane (Valbelluna) preferisce un “no comment” sul bilancio e si limita alla pesante sconfitta elettorale: «Bisogna riflettere per evitare gli stessi errori in futuro».
«Purtroppo», aggiunge Angelo Zago (direttivo), «abbiamo un segretario che pecca di esperienza, non conosce il territorio e fa la guerra a chi è più esperto per ambizioni personali. Questo provoca i disastri che abbiamo visto. Pensavamo che Vello si sarebbe presentato dimissionario, invece ha scaricato la colpa sui parlamentari. Niente in contrario sui rimborsi carburante, basta che non diventino una paga e che si dica ai militanti».
Infine Gabriele Dal Farra (Ponte): «Abbiamo ascoltato dichiarazioni fuori luogo e c’è mancanza di trasparenza. Dopo vent’anni di militanza è una grande delusione vedere le elezioni finire così male».
L’ex presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin, invitato, spiega di non essere andato al direttivo perché non ne fa parte e aveva impegni improrogabili.
Da parte sua il segretario Vello replica con due comunicati stampa: «Sono state affrontate puntualmente e singolarmente tutte le problematiche emerse e anche le questioni riportate sulla stampa. Al termine della discussione, i membri del direttivo provinciale presenti si sono espressi all’unanimità a totale sostegno e fiducia della segreteria provinciale e del suo segretario», spiega nel primo, mentre con il secondo approfondisce: «La Lega ha passato una brutta pagina della propria storia, tutti siamo coinvolti e da tutti deve ripartire la voglia di combattere come nei tempi passati. Recuperare consenso significa ridare slancio a idee e persone, la fase congressuale aperta in questi mesi serve appunto per questo, uscirne bene e fortificati è l'obiettivo. La Lega Nord non morirà, è finita una fase e adesso stiamo costruendo la seconda, tutti assieme. Chi preferisce chiedere teste o criticare senza soluzioni non farà mai il bene del movimento, da oggi si deve lavorare con umiltà e concretezza senza scontri inutili e deleteri».
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