L’ecocentro di Pieve aprirà a febbraio

Si trova a Sottocastello e accoglierà ogni genere di rifiuto. Il sindaco Ciotti: «Tra 15 giorni partiamo»
Belluno, 29 luglio 2008. Presentazione cadore film festival. il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti - Il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti ha scritto una lettera all'assessore Chisso
Belluno, 29 luglio 2008. Presentazione cadore film festival. il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti - Il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti ha scritto una lettera all'assessore Chisso

PIEVE DI CADORE. Conto alla rovescia per l’apertura del nuovo ecocentro di Sottocastello, a Pieve di Cadore. La messa in funzione avverrà nel mese di febbraio. I cittadini di Pieve, ma anche di Calalzo e Perarolo, potranno a breve conferire i loro rifiuti nel nuovo spazio ad Arcole, che andrà ad aggiungersi ai due ecocentri di Vallesella, in località Val Bieggia, e di Cimagogna, ad Auronzo. L’impianto, come ricorda il sindaco Maria Antonia Ciotti, è stato realizzato grazie a un importante mutuo fatto dal Comune e a due contributi, di 51 mila euro dal Consorzio Bim e di 90 mila dalla Regione.

«Si tratta di un’opera davvero importante», sottolinea la Ciotti. «Devono ancora essere eseguiti alcuni lavori agli impianti elettrici. La ditta sta lavorando a pieno ritmo e possiamo dire che a febbraio il centro di raccolta di rifiuti verrà aperto». Al lavoro c’è anche l’Ecomont: «Dobbiamo sistemare un paio di cassoni e ultimare alcuni piccoli interventi, nel giro di una quindicina di giorni saremo pronti», fa presente Ivan Dalla Marta, amministratore unico della Srl.

I lavori a Sottocastello erano iniziati all’inizio di maggio. Un’opera fortemente voluta dal Comune di Pieve. Ma chiamata “in causa” è stata anche l’Unione Montana Centro Cadore. Quest’ultima gestisce il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per conto dei Comuni del comprensorio e ha in essere un contratto di servizio con la partecipata Ecomont Srl, a cui è stato affidato il completamento delle dotazioni dell’ecocentro, per un importo di 22.590. Cifra che è stata detratta dal credito dell’Um verso la stessa Ecomont e che servirà per box ufficio/servizi, due cassoni a tenuta stagna e un altro paio con centina.

L’ecocentro di Sottocastello è piuttosto grande ed occupa una superficie che supera i 2.500 metri quadrati. «Potranno essere conferite tutte le tipologie di rifiuto», sottolinea Dalla Marta, «compresi quelli elettronici, che nella vecchia Boa di Sottocastello non venivano accettati».

Un’opera rilevante, insomma, che completa il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e libera i cittadini di Pieve dalla necessità di doversi recare a Vallesella o a Cimagogna per scaricare rifiuti ingombranti e speciali. Ma del nuovo impianto potranno beneficiare anche i cittadini di Calalzo e Perarolo. «Il comprensorio si troverà ora ad avere tre ecocentri, aperti in modo alternato 6 giorni su 7», mette in evidenza Luca De Carlo, presidente dell’Um. «Si andrà a risolvere anche l’annoso problema del piazzale di La Boa, che versa da anni in condizioni indecenti. Un plauso al Comune di Pieve per la sensibilità che ha dimostrato. Ora la “palla” è in mano ai cittadini, che non avranno più scuse. Ci sono tutte le possibilità per conferire i rifiuti in modo corretto. Mantenendo e, anzi, migliorando, i risultati ottenuti in questi sette anni: sul fronte della differenziata, in Centro Cadore siamo passati da appena il 30 a oltre il 70%».

Martina Reolon

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi