L’abito regale è tornato in Cadore

PERAROLO DI CADORE. Gli amanti di personaggi reali, per una volta, invece che fare il tifo per i reali inglesi, hanno potuto ritornare per un momento alle cose di casa nostra, ritornando con la memoria a quando i Savoia venivano in vacanza in Cadore.
Il tuffo nel passato è stato possibile grazie alla disponibilità di Julia Giavi Langosco, giornalista economica e scrittrice, che ricordando le sue origini nobili, ma pur sempre cadorine – è originaria di Venas, dove ha ancora la villa – in occasione della Festa dei cadorini lontani di domenica scorsa ha esposto nel Museo del cidolo e del legname un abito originale della regina Margherita di Savoia. Proprio la regina in quella villa ha trascorso infatti per due anni le sue vacanze insieme al principe di Piemonte, diventato nel 1900 re Vittorio Emanuele III.
«Questo abito di gala», ha spiegato Julia Giavi illustrando il sontuoso vestito esposto domenica durante la festa dei cadorini, «è originale ed è stato indossato dalla regina anche quando è stata presentata alla corte di Monza. Oggi è di proprietà della mia famiglia, ma spesso gira per l’Italia per essere esposto nelle mostre. È stato uno dei più importanti oggetti esposti in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia».
«L’abito», aggiunge Julia Giavi Langosco, «ha una tipica forma a calice che mette in risalto la fioritura del seno e il corpo della regina. Molto probabilmente è di fattura fiorentina. La regina era molto alta e l’abito lo dimostra».
«Il vestito è diventato di proprietà della mia famiglia», ha aggiunto, «perché mia nonna che era figlia di un colonnello di carriere ed era "collegiata" in un collegio voluto dalla stessa regina per figlie di militari. Così entrò in possesso dell’abito».
Vittore Doro
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