Iper Tosano finito entro l’estate Sarà un ribaltone commerciale

Zanolla: «Non c’è strategia, ai Comuni poche armi per difendere i piccoli negozi» Tra i problemi evidenziati anche l’aumento del traffico lungo la Sr 348 Feltrina



L’Iper Tosano di Pederobba sarà pronto entro la fine dell’estate e con esso crescono le preoccupazioni per le piccole attività commerciali. Quello che sarà il centro commerciale più grande della Pedemontana sarà si trova appena al di là del confine con la provincia di Treviso. Una posizione che avrà riflessi diretti immediati sul Basso Feltrino e presumibilmente anche nell’area fino a Feltre. In ogni caso una svolta nell’offerta commerciale sul territorio e le ricadute maggiori che riguarderanno Alano di Piave e Quero Vas.

IL PROGETTO

L’area sulla quale troverà sviluppo il centro commerciale è di 68 mila metri quadrati, situata nel Comune di Pederobba e compresa tra la strada regionale 348 feltrina e la “Pedemontana del Grappa” . Partiti nel settembre 2008, i lavori appaltati alla ditta di costruzioni E.ma.pri.ce Spa di Possagno sono consistiti nella demolizione dei fabbricati preesistenti, seguiti da interventi di bonifica e rimodellazione parziale della zona un tempo conosciuta come fungaia del Montello.

Il progetto di sviluppo prevede quindi la realizzazione di edifici a destinazione commerciale, direzionale e servizi alla persona per un totale di 350mila metri cubi. Solamente la base dell’edificio verrà occupata da un supermercato di 10.500 metri quadrati, al quale si aggiungeranno altre attività sempre al pianterreno, di piccole e medie dimensioni. Ai piani superiori dovrebbero infine vedere la luce anche alcuni uffici e un ristorante.

Per i clienti verrà messo a disposizione un ampio parcheggio all’esterno, al quale si accederà agevolmente dalla feltrina grazie alla rotatoria inaugurata nel periodo invernale dello scorso anno, che consente al traffico di scorrere rapidamente.

OCCUPAZIONE

È indubbio che il mercato non si può fermare, portando con sé anche dei benefici. Il primo per la maggiore offerta con prezzi al ribasso per le famiglie; il secondo per un discorso strettamente occupazionale. Tra quelli negativi la grande catena potrebbe però assestare la definitiva spallata al piccolo commerciolocale, già tartassato con l’introduzione del registro di cassa elettronico, connesso all’agenzia delle entrate per combattere l’evasione fiscale. I più colpiti rimangono in tal senso i paesi di montagna, ai quali continuano a venir meno i servizi fondamentali, seguiti da un inevitabile spopolamento: la chiusura del ristorante Castel Prada nella Valle di Schievenin è l’ultimo recente esempio proprio nel Basso feltrino.

A smuovere le acque nel comune di Quero Vas è stata la recente analisi fatta dal sindaco Bruno Zanolla, che aveva sottolineato la mancanza di una politica economica adeguata per le piccole imprese, con il fine di salvaguardarne la sopravvivenza di fronte alle grandi catene e gli scarsissimi mezzi a disposizione dei Comuni.

SGRAVI FISCALI

«Nel Bellunese», è l’analisi di Zanolla, «sono state chiuse ultimamente duecento attività commerciali. E l’apertura di ipermercati nei Comuni limitrofi potrebbe modificare ulteriormente le abitudini della gente. Ciò è sinonimo di una dinamica irreversibile la cui unica soluzione è lo sgravio fiscale alle piccole imprese dei nostri Comuni, per consentire loro di sopravvivere, ma tale azione può partire solo dal governo, non da noi. Da parte nostra, con i fondi della fusione abbiamo cercato negli anni di sostenere le attività nel nostro territorio stanziando fondi pari a 50mila euro per due annualità, ma l’operazione non ha avuto esiti sperati».

Varie quindi le serrande abbassate a Quero Vas, a Feltre e in tutta la provincia. «Non è semplice agire in questo ambito e le attività di paese soffrono e non poco».

sr 348 DA MONITORARE

Al discorso economico si aggiunge inoltre il fattore traffico. Con l’Ipertosano l’afflusso delle auto lungo la strada regionale feltrina, già teatro di incidenti anche molto gravi, aumenterà notevolmente con rischi di intasamenti e ulteriori disagi e allungamento dei tempi di percorrenza anche in fasce orarie finora relativamente tranquille. Da qui era nato l’appello dell’amministrazione querese a Veneto Strade per l’adeguamento della strada. Probabile che ripercussione sulla viabilità arrivi a interessare anche l’area di Feltre. —



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