Infortuni, i vigili del fuoco senza alcuna assicurazione

Giuliano Mattiuz (Uilpa): se ci facciamo male visite e farmaci sono a carico nostro Oggi sciopero dalle 16 alle 20, sono garantiti i servizi di emergenza



Prima giornata di sciopero oggi per i vigili del fuoco di Belluno e di tutta Italia. L’astensione dal lavoro è prevista dalle 16 alle 20. Tra i motivi dell’iniziativa il fatto che questo corpo di soccorso è sprovvisto di qualsiasi forma di assicurazione per gli infortuni e le malattie professionali. «E siamo destinati a diventare i pensionati poveri del futuro, visto che non abbiamo alcuna forma di previdenza complementare», dicono i sindacati di categoria.

Lo sciopero

«Il cittadino non si accorgerà di questo sciopero», precisa Giuliano Mattiuz della Uilpa Uil, che anticipa che di queste forme di protesta ce ne saranno altre tre a dicembre. «L’astensione dal lavoro avverrà all’interno delle caserme, mentre sono garantiti i servizi di emergenza. La nostra è una sorta di astensione figurativa».

i motivi

Tra i motivi dello sciopero, oltre alla carenza di personale e di risorse economiche, vi è anche la preoccupante mancanza di un’assicurazione in caso di infortunio, quella per intenderci che permette il recupero delle spese mediche e dei compensi delle giornate lavorative perse. «Ma non disponiamo nemmeno di una assicurazione per eventuali contenziosi legali. I vigili del fuoco non sono seguiti dall’Inail in caso di infortunio. Praticamente», spiega Mattiuz, «se ci infortuniamo, abbiamo diritto a restare a casa fino a quando non siamo guariti ma percepiamo lo stipendio base, senza tutte le voci accessorie tipiche del nostro contratto. Quindi per recuperare i soldi per pagarci almeno i medicinali e le visite mediche siamo costretti a farci un’assicurazione per conto nostro».

Ad oggi, quindi, un vigile del fuoco se vuole contare su un aiuto nelle spese in caso di infortunio deve arrangiarsi da solo, magari con una società convenzionata col sindacato a cui uno è iscritto che permette queste entrate in più e una tutela anche dal punto di vista legale. «Se non avessimo l’assicurazione che ci dobbiamo pagare, infatti, in caso di causa legale dovremmo provvedere in modo autonomo anche all’avvocato. Soltanto in caso di assoluzione e con un visto di congruità possiamo ottenere dallo Stato un ristoro delle spese processuali, spese che non coprano interamente quanto effettivamente è stato speso dal vigile per la causa», sottolinea il rappresentante sindacale della Uilpa.

«Il nostro, infatti, è un lavoro a costante rischio», prosegue Mattiuz. «Per questo ci sono delle procedure che dobbiamo seguire per la nostra sicurezza e per quella di coloro che andiamo a soccorrere. Il nostro è un lavoro che ci porta nei posti e nelle situazioni dove le regole non hanno funzionato o dove sono state infrante. E quindi dobbiamo operare molto attentamente. Chiediamo quindi al Governo che introduca delle forme assicurative anche per la nostra attività, insieme ad un aumento del personale». Un problema quest’ultimo che si è fatto sentire anche durante l’ultima emergenza maltempo. «Per garantire gli innumerevoli interventi è stato richiamato personale fuori turno e tutti abbiamo svolto un super lavoro». —



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