In Pò Drusciè, finito il bacino artificiale

CORTINA. Il bacino artificiale a In Pò Drusciè è pronto per essere riempito. Da domani le pompe che prelevano l'acqua dai pozzi che servono il sistema dell'innevamento artificiale in Tofana saranno azionate, e si comincerà a riempire il laghetto artificiale. Ci vorranno 40 giorni circa per gettare dentro oltre 95 mila metri cubi di acqua. Il progetto del lago artificiale è stato proposto, portato avanti e finanziato dalla Ista, che gestisce la ski area delle Tofane.
«Abbiamo finito il bacino», spiega Alberico Zardini, il presidente, «e giovedì iniziamo a riempirlo. Il lavoro è venuto molto bene e siamo soddisfatti. Il laghetto si inserisce alla perfezione con l'ambiente circostante e quando sarà pieno l'impatto visivo sarà bellissimo. Per l'estate prossima crescerà anche il verde attorno e quindi sembrerà un classico laghetto alpino. Mancano solo le rifiniture esterne. Recinteremo tutto il bacino, che è profondo 8 metri, verranno limate le scarpate e in questi giorni si darà il via anche alle opere relative agli scarichi di emergenza. E' infatti previsto che venga posizionato un tubo che colleghi il bacino al torrente Boite, un tubo lungo 3 chilometri che, in caso di surplus di acqua, la scarichi sul Boite. E' un'ipotesi molto remota, e siamo convinti che questi tubi non verranno mai usati, ma dobbiamo metterli. Entro un mese e mezzo l'opera sarà comunque conclusa del tutto».
Dall'inverno l'innevamento artificiale, per allestire le piste del Col Drusciè, della Tofana e di Socrepes, usufruirà dell'acqua del bacino, che sarà riempito sia con le precipitazioni, quindi naturalmente, sia con i pozzetti presenti nei pressi del bacino. L'Ista ha investito già due milioni per realizzare il laghetto e ne spenderà un altro per terminare tutte le opere relative alle tubazioni. Il lago che si torva dietro Piè Tofana, in località In Pò Drusciè, al principio della strada Indro Montanelli, è stato realizzato dove c'era già una buca naturale del terreno. Le sponde del lago artificiale sono state trattate a ghiaia ed erba, così da mantenere l'aspetto originale della buca che c'era prima.
«L'iter per arrivare ad ottenere i permessi ad aprire il cantiere è stato notevolmente complicato», ammette l'assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Verocai, «ma si è chiuso e ora l'opera è quasi finita. Questo laghetto dell'Ista sarà una grande risorsa per tutta Cortina, sia in vista delle stagioni invernali ed estive sia in considerazione dell'eventuale candidatura ai Mondiali 2021 e delle gare di Coppa di sci alpino. L'opera dà inoltre un pregio naturalistico alla zona e gli scarichi dell'acqua potranno servire anche per il piano anti incendi dell'area del Col Drusciè. Un plauso va sicuramente alla Ista, società che in tempi non facili continua ad investire con una visione lungimirante del futuro dell'intero paese. Di laghi artificiali che vengono utilizzati in inverno per l'innevamento e in estate come attrazione turistica sugli impianti ampezzani ce ne sono già altri. Sono molto utili per le società impianti», conclude Verocai, «per avere la massima garanzia durante inverni con poca neve». I lavori del laghetto erano stati inseriti anche nel dossier della candidatura 2019: se Cortina si candidasse ai Mondiali 2021, sarà una struttura fatta e non solo progettata sulla carta.
Alessandra Segafreddo
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