In dono un ecografo tascabile per le diagnosi preliminari

/ FELTRE
Un ecografo “tascabile” che viene comodamente trasportato per una diagnosi preliminare in campo senoradiologico, vascolare, cardiologico e anche pneumologico per sondare eventuali inspessimenti nel post Covid, è quello che Ados (Donne operate al seno) di Feltre ha proposto come donazione all’ospedale di Feltre. Una donazione che è stata accettata di buon grado dalla direzione medica e che andrà ad arricchire il parco degli strumenti diagnostici. Con il vantaggio, nel caso di questa dotazione, che l’ecografo integrato da un tablet per scaricare le immagini e perfezionare la diagnosi o sottoporre il paziente ad ulteriori accertamenti nei casi dubbi, si possono quasi tenere nella tasca del camice degli specialisti ai quali sarà affidato, di volta in volta, il piccolo grande strumento.
La destinazione dell’apparecchiatura che consiste in un ecografo con sonda ecografica a doppia testa e Wifi wireless tascabile di ultima generazione e di un tablet Lenovo ad alta definizione di immagine del valore complessivo di cinquemila euro, è destinata all’unità operativa di Chirurgia e, in particolare, al servizio di senologia del Santa Maria del Prato. Ma proprio per la multifunzione dello strumento, si evidenzia dall’associazione feltrina Ados, la destinazione non sarà esclusiva ma potrà prestarsi a più prestazioni diagnostiche.
È questa l’ultima donazione, ma solo in ordine di tempo, dell’associazione Ados presieduta da Prisca Perenzin. Poco più di un anno fa, il Santa Maria del Prato è stato dotato di un monitor multiparametrico per visualizzare le funzioni vitali in corso di chemioterapia infusiva, e di due palmari in dotazione al personale di Oncologia. Strumenti utili ad integrare l’assistenza quando i pazienti sono sottoposti alle infusioni chemioterapiche, consegnati al primario di Oncologia, Davide Pastorelli.
Negli anni scorsi sono stati destinati all’ospedale feltrino presidi importanti sia dal punto di vista diagnostico che post operatorio. Ados ha dotato Chirurgia di uno strumento per favorire la ricostruzione della mammella asportata, con il prelievo di tessuto autologo, cioè proprio, che dà risultati decisamente migliori rispetto alla protesi. E nel 2018 ha investito quindicimila euro per l’acquisto di un’apparecchiatura, in uso all’unità operativa di Anatomia Patologica per la “biopsia liquida”: un estrattore automatico di acidi nucleici, in grado di isolare da vari campioni il Dna tumorale e di effettuare indagini mirate.
Oltre a Ados, c’è un’altra associazione, “Arance di Natale Onlus” che ha proposto al Santa Maria del Prato la donazione di una poltrona con 3 motori e regolazione elettrica dello schienale seduta del valore di quasi tremila euro, da destinare ai pazienti di Oncologia. —
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