Il Palaluxottica piace «Un’opportunità di nuovo sviluppo»

AGORDO. «Grazie Luxottica, a noi il compito di saper sfruttare bene la grande opportunità che ci viene data». È il commento del sindaco di Agordo, Sisto Da Roit, espresso nel consiglio comunale che ha approvato la variante urbanistica al Prg propedeutica alla presentazione del progetto con il quale l’azienda di Leonardo Del Vecchio intende realizzare il Palaluxottica nell’area dove ora sorge l’eliporto a Mogn, a fianco della tangenziale. Da Roit, che ha spiegato la richiesta di riserbo sull’operazione chiesta da Luxottica, non ha speso troppe parole sull’argomento.
«Questa è una fase in cui possiamo solo annusare quello che potrà nascere all’interno del Palaluxottica», ha detto «ma è inutile immaginare cosa sorgerà veramente. L’interesse pubblico dell’iniziativa non è dato solo dal fatto che Luxottica investe in Agordino per attività che possono portare professionalità nuove, sviluppo e ricerca del prodotto, ma anche per iniziative che adesso vengono svolte fuori Agordino e che domani potranno dare lustro alla nostra zona». «Grazie a Luxottica», ha aggiunto, «per il rapporto collaborativo che si è instaurato tra noi e per questo camminare assieme».
Favorevole all’operazione il consigliere della minoranza di “Agordo Casa Comune”, Paolo Selva Moretti: «È evidente che questa è una grande opportunità per Agordo. Sui social ho letto qualche commento negativo perché si perde un’area verde e qualcuno vede sfavorevolmente una nuova cementificazione. Può essere vero, ma mi auguro che nei criteri di costruzione si cerchi di minimizzare l’impatto ambientale. Tuttavia si deve tener conto che in tempi di crisi qualunque iniziativa che porta sviluppo deve essere vista con favore. L’Agordino dipende sempre di più da Luxottica e quindi grazie a Luxottica per quello che ha dato e darà all’Agordino e per il fatto che continua a investire qui».
L’ok alla variante è arrivato anche dalla minoranza di “ImmaginiAmo Agordo”, che però ha criticato il sindaco per non aver inviato loro il protocollo d’intesa (tra Comune e Luxottica) approvato mercoledì scorso in giunta. «L’azienda ha chiesto il massimo riserbo», ha risposto Da Roit «per me è importante e mi dà soddisfazione aver tenuto fede all’impegno preso».
I consiglieri Roberto Chissalè e Cristina Bien hanno tenuto due interventi. Uno con cui hanno attaccato la giunta («era doveroso e corretto che la variante fosse predisposta dal Comune e poi concertata con la proprietà individuando delle forme di perequazione a favore del Comune che ne evidenziassero la pubblica utilità»), l’altro con cui hanno formulato cinque proposte a Luxottica per la realizzazione della struttura. La prima è di far progettare il Palaluxottica a Renzo Piano «perché la sola qualità architettonica può diventare oggetto di richiamo»; la seconda è di dedicare uno spazio pubblico «alla storia umana, artistica e imprenditoriale» del “papa laico” Leonardo Del Vecchio che «sancisca perennemente il suo legame con Agordo»; la terza è di riservare un altro spazio pubblico alla storia industriale di Luxottica; la quarta è di creare uno spazio espositivo permanente che abbia come tema “La storia delle Dolomiti Bellunesi tra ’800 e ’900”; la quinta è fatta affinché Luxottica garantisca la propria assistenza organizzativa per gli eventi che verranno realizzati all’interno della struttura.
Laconico il commento del sindaco. «Porteremo le vostre proposte a Luxottica».
Gianni Santomaso
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