I nuovi artigiani del legno formati da Certottica

LONGARONE . La lavorazione del legno come nuova prospettiva che mette insieme tradizione e innovazione. Si è concluso il percorso, promosso da Certottica con finanziamenti regionali, che ha formato due artigiani del legno sotto la guida dell’artista Mauro Lampo Olivotto e con il supporto di una vasta rete di partner. Il presidente di Certottica Luigino Boito ha spiegato la genesi del suo incontro con Lampo e della sponda in Regione per il bando sugli antichi mestieri. Molti gli enti coinvolti come i Comuni di Longarone e Comelico Superiore dove si trova la falegnameria dei fratelli Carbogno che ha fornito il legno e ha ospitato lo stage, oltre che Longarone Fiere con Arredamont e Confartigianato Belluno presente all’evento conclusivo con la presidente Claudia Scarzanella. Saluto anche del sindaco e presidente della Provincia Roberto Padrin.
I due corsisti erano Erika Paolin di Mel e Paolo Del Favero di Valle di Cadore che hanno mostrato con orgoglio le loro realizzazioni. «È stato un percorso in un contesto privilegiato – spiega Sara Bona dell’area formazione di Certottica – con 64 ore di formazione, quasi tutte pratiche con Lampo, seguito da 80 ore di laboratorio nella sua bottega e due visite guidate. In più ci sono state ore dedicate alla sicurezza sul lavoro, la partecipazione ad una mostra evento, tre mesi di tirocinio e consulenze specializzate sull’avvio di impresa e sulla capacità di promuoverla con le nuove tecnologie. Obiettivo è quello di creare nuove opportunità di lavoro che portino avanti in modo competitivo la tradizione artigiana».
«Noi artigiani siamo depositari di qualcosa che sta scomparendo – racconta Lampo – nostro dovere morale è quello di trasmetterlo agli altri, in particolare ai giovani e per questo siamo attivi con questo corso ma anche nelle scuole. In provincia dobbiamo essere più aperti e fare miglior promozione con l’aggancio di Venezia per portare da noi i turisti. Per questo aprirò un atelier in laguna ma anche una nuovo laboratorio nella ex stazione di Castellavazzo».
«Si dice che le città sono costituite dalla montagna – dice l’assessore regionale al lavoro e formazione Elena Donazzan – grazie al patrimonio dolomitico di arte, materiali e valori. Sono venuta qui a scoprire con grande piacere quest’aria di creatività e passione trasmessa da Lampo. I giovani di oggi sono educati dai telefonini e non sanno più usare le mani. Per questo ci sono dei mestieri che stanno scomparendo, tante piccole imprese artigiane venete d’eccellenza non riescono a fare il trasferimento generazionale. Eppure sono questi i luoghi dove si conservano le nostre tradizioni uniche la mondo, producendo al contempo anche posti di lavoro puntando sulla qualità. Grazie quindi a Certottica e a tutti i soggetti coinvolti per aver proposto questa iniziativa che è anche uno straordinario volano promozionale del nostro territorio dalle Dolomiti alle acque del Piave, a Venezia e da lì in tutto il mondo».
Enrico De Col
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