«I guai giudiziari di Mastrapasqua non ci riguardano»

CORTINA. «Il lavoro sinora è stato svolto in totale trasparenza, nell’interesse della comunità ed in modo eccellente». Così il sindaco Andrea Franceschi stronca sul nascere le polemiche nate attorno alla corsa ai Mondiali 2021, per i quali Cortina è l'unica località in lizza. A gestire la candidatura, che non ha ancora un comitato ufficiale, c'era anche Antonio Mastrapasqua, che da mercoledì è agli arresti domiciliari con l'accusa di truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi gonfiati a fronte di prestazioni sanitarie. Nella vicenda è coinvolto come ex direttore generale dell’ospedale israelitico. Mastrapasqua per Cortina 2021 era l'uomo della Fisi e del Coni. Per lunedì mattina era stato convocato un nuovo incontro con gli impiantisti locali al quale avrebbe dovuto partecipare anche Mastrapasqua.
«I Mondiali», spiega il primo cittadino, «vengono assegnati dalla Fis, direttamente alla Fisi. La fase di avvicinamento e organizzazione dell’evento ha quindi una suddivisione dei compiti molto netta: la parte sportiva viene coordinata e gestita direttamente dalla Fisi, che aveva individuato in Mastrapasqua la persona di riferimento, mentre la parte di sviluppo infrastrutturale della località viene gestita direttamente dal Comune in stretta sinergia con Regione e Governo. Sono pertanto assolutamente prive di fondamento», puntualizza Franceschi, «le accuse secondo cui lo sviluppo di Cortina sarebbe stato affidato a persone esterne al territorio, perché il piano degli interventi strutturali, approvato in consiglio comunale, è sempre stato di dominio pubblico e non ha subito nessuna modifica. Quanto alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Mastrapasqua, non possiamo che attendere l’evoluzione delle indagini ed aspettare di conoscere quali decisioni verranno prese dalla Fisi. Ma, più in generale, in merito all’organizzazione dei Mondiali 2021, voglio confermare che il lavoro sinora è stato svolto in totale trasparenza, tanto da essere ampiamente riconosciuto proprio durante l’incontro internazionale Fis svoltosi a Zurigo. Tutti», conclude, «stanno lavorando gratuitamente nell’interesse di Cortina e della comunità».
L'iter della candidatura procede invece «al di là di ogni più cupa previsione» secondo Roberta De Zanna, che ha guidato il Comitato del “No” al referendum sui Mondiali di aprile.
«Incontro molti concittadini», riferisce la De Zanna, «che mi dicono di aver cambiato idea alla luce degli ultimi sviluppi: ma ciò non mi fa compiacere con pensieri del tipo "ve l'avevamo detto"; genera invece molta preoccupazione per quanto riguarda il futuro del nostro paese. Non starò qui ad esprimere giudizi su Mastrapasqua; quello che più mi indigna è il silenzio assordante che viene dalla nostra Amministrazione, che accetta supinamente qualsiasi imposizione ci venga inflitta dal Coni o dalla Fisi, nella totale incapacità di gestire la situazione. Eravamo stati accusati di ritardare il lavoro del Comitato promotore con l'indizione del referendum; ma ora, a distanza di sei mesi, il Comitato 2021 non è ancora stato costituito e, quel che è peggio, sarà composto nella quasi totalità da personaggi esterni alla realtà di Cortina. Era stata promessa al paese totale trasparenza e invece nulla si sa sulle modifiche apportate al dossier, né dello stralcio della pista Sailer e nè su quali interventi sono previsti sulla pista A del Col Drusciè. La sensazione», conclude, «è che le chiavi del paese siano state date in mano a qualcuno che gestirà l'evento, sempre che ci venga assegnato veramente, al di sopra di tutti e, non dimentichiamolo, in assenza dello strumento urbanistico del Pat».
Alessandra Segafreddo
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