I colleghi pizzaioli: «Un ragazzo squisito»

PONTE NELLE ALPI. Tobia Villani, il titolare della pizzeria ristorante Il Peperoncino di viale Dolomiti è sconvolto. Ha davanti a sé i quotidiani locali che riportano la notizia della tragica...

PONTE NELLE ALPI. Tobia Villani, il titolare della pizzeria ristorante Il Peperoncino di viale Dolomiti è sconvolto. Ha davanti a sé i quotidiani locali che riportano la notizia della tragica scomparsa di Ferdinando Imperati (nella foto), il pizzaiolo annegato nel mare di Caorle. «Era passato a salutarci solo qualche giorno fa. Ci conoscevamo bene, anche se Ferdinando non aveva mai lavorato con noi. Lo avevamo conosciuto una quindicina di anni fa quando, per un breve periodo, ma con una diversa gestione, aveva lavorato in un nostro locale. Era una gran brava persona, un ragazzo squisito».

Nando, come lo chiamavano tutti, era molto conosciuto a Polpet, dove si era trasferito una ventina di anni fa e risiedeva in via Costantini. «Persona esemplare, un onesto lavoratore, sempre cordiale e socievole», lo ricordano i vicini. «Un legame fortissimo con la famiglia» e con la figlia Giuliana, che a Ponte è nata e cresciuta, frequentandovi le scuole elementari e le medie.

Giulia Casanova, la moglie di Ferdinando, ancora sconvolta per il lutto che l’ha colpita, dopo aver espletato le pratiche necessarie nella mattinata di ieri si è recata all’ufficio Anagrafe del municipio pontalpino, a Cadola, per comunicare la scomparsa del marito.

La salma di Ferdinando Imperati tornerà a casa già domani, alle 18, quando nella chiesa parrocchiale di Polpet inizierà la veglia funebre, prima dei funerali, in programma sabato alle 10.30. Per espressa volontà del deceduto e dei familiari la salma verrà cremata. (pb)

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