Frana, la Protezione civile in prima linea

Perarolo. L’associazione Antelao, malgrado la nuova turnazione h24, promette: «Sempre reperibili»

PERAROLO. L’annunciata nuova turnazione dei volontari di Protezione civile impegnati h24 a monitorare la frana della Busa del Cristo a Perarolo non modifica le mansioni dell’associazione Antelao di Pieve che rimane il primo baluardo a cui ricorrere in caso di emergenza.

Nonostante l’ampliamento dei turni promesso dai vertici regionali e provinciali di Protezione civile, grazie al ricorso a squadre di volontari reperiti in altri comuni della provincia di Belluno, l’associazione Antelao si conferma l’elemento capofila a cui affidarsi in caso di nuova evacuazione della popolazione. Un po’ per le competenze specifiche maturate, un po’ per la relativa vicinanza tra Pieve e Perarolo, in caso di emergenza, infatti, il primo corpo di volontari ad intervenire sarà quello con sede a Tai. «Siamo stati i primi ad intervenire a metà dicembre in occasione del movimento franoso su segnalazione del sindaco di Perarolo, Pier Luigi Svaluto Ferro con cui esiste un ottimo rapporto di collaborazione», spiega Giuseppe Frescura, presidente dell’Antelao di Tai, «attualmente siamo ancora i primi ad accorrere a Perarolo in caso di emergenza, affiancando i volontari di altre squadre operanti insieme a noi nel monitoraggio della frana. Tutto questo è previsto da un protocollo firmato con il Comune di Perarolo. Nelle operazioni di monitoraggio quotidiano h24, due nostri elementi continueranno a coprire il turno notturno, mentre di giorno siamo sempre reperibili, non solo in caso di emergenza, ma anche come sostegno e supporto ad altri volontari o per svolgere mansioni diverse come ad esempio i sopralluoghi sulla frana».

La conferma dell’allerta arancione con prolungamento del monitoraggio della frana della Busa del Cristo h24 comporterà per i volontari di protezione civile un lavoro extra particolarmente gravoso. «Non ci tiriamo indietro ora, così come non ci siamo tirati indietro prima», prosegue Frescura, «ben venga il supporto di altri volontari, finora abbiamo lavorato benissimo tutti insieme, anche se la stanchezza dopo oltre un mese di turni quotidiani, giorno e notte, inizia a farsi sentire. La conferma dell’allerta arancione è giusta perché la frana purtroppo continua a far registrare movimenti, seppur minimi in condizioni meteorologiche ottimali. Bisognerà aspettare nuove precipitazioni per verificare la tenuta del corpo frana. Anche in caso di allerta gialla o verde, comunque, per noi l’impegno non cambia. Saremo ugualmente reperibili, pronti ad intervenire in caso di nuova emergenza».

E sulla webcam installata di recente per affiancare i volontari nell’opera di monitoraggio della frana: «Servirà più che altro alla Regione per osservare da vicino ciò che sta accadendo a Perarolo. Tre occhi sono sicuramente meglio di due», conclude Frescura.

Gianluca De Rosa

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