Finiti i lavori sulla frana della Busa del Cristo a Perarolo

Completati gli interventi di impermeabilizzazione e sigillatura delle fessurazioni sulla frana della Busa del Cristo.
L’assessore regionale alla difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, è andato personalmente a verificare i lavori effettuati in località Sant’Andrea, a Perarolo, avviati ad aprile. Diverse le opere oggetto dell’ultimo intervento, finanziato dalla Regione con 300 mila euro: dai rilievi con tecnologia avanzata alla regolazione delle acque meteoriche superficiali, procedendo poi con la sigillatura delle fessurazioni nel terreno, per concludere con l’implementazione dei sistemi di monitoraggio topografico e geotecnico attivi sul versante.
INTERVENTO COMPLESSO. «Innanzitutto abbiamo provveduto ad un rilievo aerofotogrammetrico Lidar con l’ausilio di droni», spiega Bottacin, «per acquisire una mappatura delle fessurazioni presenti sulla sponda sinistra del torrente Boite, al fine di procedere con interventi puntuali volti a rafforzare la sicurezza del centro abitato». Si è quindi proceduto con un trattamento di sigillatura delle fessurazioni sul versante di frana e della canaletta in cemento armato posta a regimazione delle acque meteoriche a monte della ex linea ferroviaria, per bloccare le infiltrazioni d’acque meteoriche che rischiavano di aggravare la situazione. «Dopo la sigillatura, a ulteriore garanzia», prosegue Bottacin, «si è proceduto con l’impermeabilizzazione, posizionando e ancorando al terreno, nei punti a rischio smottamento, una serie di teli impermeabili, funzionali alla raccolta delle acque meteoriche che vengono poi convogliate da un canale di raccolta in polietilene del diametro di 60 centimetri fino allo scarico nel canale al di fuori dell’area a rischio».
MONITORAGGIO IMPLEMENTATO. Sono stati inoltre implementati i sistemi di monitoraggio topografico e geotecnico già attivi sul versante di frana, a fini preventivi, con l’installazione di due fessurimetri a lunga estensione, necessari al monitoraggio degli spostamenti, e di due fessurimetri ad asta dedicati al controllo dei movimenti del paramento murario presente a monte della ex linea ferroviaria. L’implementazione del sistema di controllo è stata completata dall’installazione di una centralina necessaria alla gestione di tutti i dati acquisiti dai vari sistemi di monitoraggio e convogliati in una piattaforma web dedicata, con allarmi a superamento di soglia. Gli interventi effettuati per l’implementazione del monitoraggio topografico hanno invece riguardato l’adeguamento del box di alloggiamento della stazione robotizzata attiva su postazione fissa esterna all’area di frana, con realizzazione di ulteriori fori finestra e l’installazione di condizionatore, utile alla stabilizzazione della temperatura interna al box, oltre all’installazione di altri 12 punti di lettura sul versante con prismi ottici.
«Per questo intervento sono stati investiti 300. 000 euro», conclude Bottacin, «ma non ci fermiamo qui avendo sul sito ancora diverse opere in programma, tra cui uno studio geologico-idraulico sui nuovi scenari di rischio del versante in concomitanza con una piena del torrente Boite». —
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