Fideiussioni sospette e Iva evasa: nuove accuse della procura contro l'ex presidente Feinar
Un'altra inchiesta per bancarotta coinvolge l'imprenditore bellunese con lui è accusato anche il padre, fondatore dell'«impero» Arredogel

L’interno di un’aula di un tribunale: nuove contestazioni per bancarotta
BELLUNO. Un nuovo caso giudiziario coinvolge i vertici dell'A.G. srl, già Arredogel Longarone spa, la nota azienda bellunese fallita nel dicembre del 2008, con un buco milionario. Dopo essere finito sotto inchiesta per bancarotta per distrazione di beni trasferiti dall'A.G. srl all'Omnia srl, Antonio Gamelli, 47 anni di Belluno, ex presidente ed amministratore delegato della Feinar, deve ora rispondere anche di bancarotta di un'altra azienda del gruppo, Area Holding srl di Longarone, fallita il 23 gennaio 2009. Con lui, è imputato dello stesso reato anche il padre, Giorgio Gamelli, 80 anni di Belluno, fondatore delle numerose aziende del gruppo. Il pubblico ministero Massimo De Bortoli ha chiesto al giudice delle udienze preliminari, Giorgio Cozzarini, il loro rinvio a giudizio. In particolare, il sostituto procuratore contesta la bancarotta semplice, per non aver depositato in cancelleria, entro i termini di legge, i libri contabili della società, dopo la dichiarazione di fallimento di "Area Holding", per la quale il commercialista Marco Dall'O era stato nominato curatore. Ma l'accusa più pesante è quella di aver effettuato una serie di operazioni fideiussorie, prive di giustificazione economica, che avrebbero poi causato il fallimento della società. L'Area Holding srl era una società che deteneva le partecipazioni di alcune ditte del gruppo-Gamelli, tra le quali l'A.G. srl (ex Arredogel spa). Secondo indiscrezioni, la procura contesta il fatto che i due imputati, come amministratori di Area Holding, avrebbero rilasciato, negli anni precedenti al fallimento, una serie di fideiussioni, anche d'importo milionario, superiori all'effettivo patrimonio sociale, a favore di alcune banche e creditori a garanzia dei debiti di altre ditte del gruppo, tra le quali l'Ag srl stessa. All'ex presidente Feinar, come amministratore di Area Consulting srl, la procura contesta inoltre di aver emesso una serie di fatture, a favore di "Area Holding srl", per operazioni mai avvenute, al fine di evadere l'Iva. Il nuovo procedimento penale contro i vertici dell'ex Arredogel spa, di cui è curatore fallimentare il commercialista Giuseppe Serafini, s'innesca dopo un'altra inchiesta del pubblico ministero Massimo De Bortoli, chiusa recentemente, che vede l'ex presidente della Feinar imputato per bancarotta per distrazione. La procura contesta ad Antonio Gamelli di aver trasferito dei beni dalla azienda fallita A.G. srl alla Omnia srl. Beni per un valore di circa 300.000 euro (consistenti in mobili, frigoriferi, apparecchiature ed attrezzature varie) che sarebbero improvvisamente spariti dai bilanci della A.G. srl per ricomparire nella disponibilità della Omnia srl. Quei beni, dopo il fallimento, dovevano rimanere nella disponibilità della massa dei creditori dell'A.G. srl. Invece, secondo l'accusa, sarebbero stati distratti e parte di quei beni sono spariti.
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